Saman è stata uccisa da sua madre? Nazia è ancora latitante
Potrebbe esser stata la madre di Saman Abbas a ucciderla : ecco che cosa è emerso, le ultime notizie
Le ultime notizie sulla morte di Saman arrivano dalle motivazioni della sentenza del tribunale di Reggio Emilia. Oltre 600 pagine nelle quali i giudici raccontano quello che potrebbe essere successo la notte in cui Saman Abbas è stata uccisa. Per come sono andate le indagini, non si può escludere che a uccidere la ragazzina sia stata proprio sua madre, la sola che non è in aula, che non sta affrontando il processo.
Secondo quanto è emerso, l’omicidio di Saman Abbas non è stato pianificato nel tempo e non è stato compiuto perché la diciottenne si era opposta a un matrimonio combinato, ma si è compiuto nel casolare di Novellara dopo la scoperta che lei voleva andarsene di casa col fidanzato. Non si esclude che sia stata la madre a compiere materialmente il delitto, durante il minuto in cui è sparita dal fuoco delle telecamere. Ma Nazia Shaheen, ancora latitante inPakistan, il marito Shabbar Abbas e suo fratello Danish Hasnain, in carcere sono tutti e tre “pienamente parimenti coinvolti” nell’assassinio e “compartecipi della sua realizzazione”.
Il movente dell’omicidio di Saman Abbas
Saman è stata uccisa nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 a Novellara. In primo grado è arrivata la condanna all’ergastolo il padre e la madre (latitante) e a 16 anni lo zio (che ha collaborato indicando il luogo dove aveva nascosto il cadavere, elemento di prova fondamentale), assolvendo invece i due cugini della giovane, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, immediatamente liberati. Al momento Nazia, la madre di Saman, risulta ancora latitante, potrebbe essere in Pakistan dove, poche ore dopo la morte di Saman, era scappata con suo marito.
Non fu il rifiuto di Saman Abbas a sottostare a un matrimonio combinato a indurre i suoi familiari a ucciderla. Quella del rifiuto a nozze imposte che avrebbe disonorato la famiglia, si legge nelle motivazioni, è “una narrazione corrispondente a quella divulgata sin dall’inizio e a livello mediatico“. Dal punto di vista oggettivo, “della mancata celebrazione delle nozze e del disonore connesso a tale circostanza non vi è traccia alcuna nelle numerosissime intercettazioni relative ai giorni e mesi successivi ai fatti”. Infine “i tentativi di dipingere Shabbar Abbas – il padre di Saman – come violento e autoritario sono stati tutti smentiti”. Quello che la famiglia di Saman non poteva accettare a quanto pare, era invece la voglia di Saman di vivere all’occidente e andare via di casa per stare con il suo fidanzato, con il quale progettava di sposarsi.