Uccide la sua ex Giovanna, si scusa sui social e poi si toglie la vita: è successo a Villabate
Ha scritto un post sui social, poi ha ucciso la sua ex, non sopportava la fine della loro storia. Giovanna aveva solo 46 anni, Salvatore 41
Ancora sangue, un altro femminicidio in questo mese di dicembre durante il quale, si allunga purtroppo, la lista di donne uccise da uomini che dicevano di amarle. Questa volta è successo in Sicilia, siamo a Villabate, paese alle porte di Palermo.
Un uomo di 41 anni, Salvatore Patinella, ha ucciso a coltellate l’ex compagna di 46 anni, Giovanna Bonsignore, e poi si è tolto la vita. La tragedia è avvenuta nell’appartamento della donna. L’uomo ha prima infierito contro la ex al culmine di una lite e poi, con lo stesso coltello utilizzato per il delitto, si è tolto la vita. Sono queste le prime notizie che arrivano dalla Sicilia. Per l’ennesima volta dobbiamo racconta la storia di un uomo che non si era mai rassegnato, di un uomo che pensava di poter possedere la sua donna, di poter decidere se farle del male, se mettere fine alla sua vita, come ha fatto.
I due cadaveri sono stati ritrovati poche ore fa dalle forze dell’ordine. Gli amici di Patinella hanno infatti letto degli strani post sui social e hanno immaginato che potesse essere accaduto il peggio. E non sbagliavano purtroppo. I carabinieri che sono entrati in casa grazie all’intervento dei vigili del fuoco e hanno trovato i due corpi. Secondo gli amici, Patinella e Bonsignore si erano lasciati, ma l’uomo non aveva accettato la separazione.
Giovanna uccisa in casa dal suo ex a Villabate
Sui social, prima di uccidere Giovanna, l’uomo ha scritto: “Chiedo scusa ai miei genitori, alle nostre famiglie, alle sorelle e fratelli, ai nipoti, ma non di meno ai mie compari, per me come fratelli, persone uniche, meravigliose e speciali e a tutte le persone che ci hanno voluto bene. Nonostante il gesto atroce che io sto per compiere. Chiedo perdono ma non ce l’ho fatta.” Purtroppo quando gli amici di Patinella si sono accorti di questo post e hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, era ormai troppo tardi.