Torna a casa Mattia il paziente 1 di Codogno con un solo desiderio: dopo l’incubo vedere sua figlia nascere
Mattia ce l'ha fatta, ha sconfitto il coronavirus e presto tornerà a casa: le ultime notizie sul paziente 1 di Codogno
La storia di Mattia ha colpito tutti. Etichettato come paziente 1 a Codogno ( e chissà quanti avevano già il coronavirus visto tutto quello che è successo dopo) il giovane 38enne ha passato l’ultimo mese in ospedale. Le sue condizioni nel giorno del ricovero erano gravissime. I genitori di Mattia sotto choc, stentavano a credere che un giovane forte, così atletico, così attento alla forma, fosse stato messo ko dal virus. Ma erano i primi giorni, nessuno aveva idea di quello che sarebbe accaduto in Italia. E mentre Mattia lottava in ospedale anche sua moglie veniva ricoverata. Si ricostruiva la catena dei contagi con quello che a oggi, resta il più grande mistero: la persona che avrebbe infettato Mattia è risultata nel tempo negativa al tampone. Si è smesso di indagare certo, perchè dopo che a Codogno i contagi crescevano di ora in ora, c’era ben altro a cui pensare.
Oggi in tutto il lodigiano, i contagi diminuiscono di giorno in giorno. Venti giorni di totale isolamento hanno dato i loro frutti. E dall’ospedale di Pavia, dove Mattia era stato trasportato in un secondo momento, arrivano buone notizie. Mattia sta meglio, presto potrà tornare a casa perchè oggi, l’unica cosa che conta, è la sua piccola che sta per nascere.
MATTIA HA SCONFITTO IL CORONAVIRUS: PRESTO TORNERA’ A CASA
L’ unico desiderio che ho è potere assistere alla nascita di mia figlia. I dottori mi assicurano che ce la farò”. Sono le parole lucide ma commosse di Mattia, il “paziente 1” di Codogno, uscito 11 giorni fa dalla Terapia intensiva dell’ospedale San Matteo di Pavia, dove era arrivato in condizioni disperate il 22 febbraio. Mattia ce l’ha fatta, ha potuto rivedere sua moglie, anche lei per fortuna guarita e nei prossimi giorni potrà tornare a casa. C’è voluto un mese, i medici non sempre hanno pensato che ce la potesse fare ma hanno provato in tutti i modi a curare Mattia e ci sono riusciti.
Da parte nostra un grande in bocca al lupo a Mattia con la speranza che possa presto tornare a fare la vita di prima.