Davide Vannicola un millantatore: Antonio Ciontoli nega di averlo mai incontrato
Nella puntata di Storie Maledette del 2 luglio 2019 Antonio Ciontoli parla della testimonianza di Davide Vannicola e lo definisce un millantatore
Nella puntata di Storie Maledette in onda il 2 luglio 2019, per la prima volta abbiamo sentito il commento di Antonio Ciontoli in merito alla nuova testimonianza, arrivata 4 anni dopo, che lo accusa di aver mentiti per proteggere suo figlio Federico. Parliamo della testimonianza di Davide Vannicola che, dopo 4 anni, ha deciso di raccontare prima alle telecamere de Le Iene e poi davanti a chi indaga, qualcosa che sapeva da tempo. Secondo la versione data dall’uomo, il carabiniere Izzo, gli avrebbe raccontato, essendo molto in confidenza con lui, che la sera in cui Marco Venne ucciso, Ciontoli lo chiamò per chiedere aiuto. Gli disse che i suoi familiari avevano fatto una cazzat@, che suo figlio Federico aveva sparato a Marco. A quel punto, secondo quello che è il racconto che Izzo avrebbe fatto a Vannicola, il Carabiniere gli suggerì di prendersi la colpa e di non mettere in mezzo suo figlio che invece avrebbe avuto tutta la vita davanti.
Franca Leosini quindi chiese spiegazioni ad Antonio Ciontoli di questa cosa.
ANTONIO CIONTOLI NEGA DI CONOSCERE VANNICOLA: E’ UN MILLANTATORE
Il Ciontoli spiega che non ha mai conosciuto Davide Vannicola e che ancora oggi non riesce a capire il motivo per il quale l’uomo dopo 4 anni ha deciso di raccontare una storia di fantasia. “E’ un millantatore come ce ne sono tanti”ha detto il Ciontoli mentre la Leosini gli ricordava che si sarebbe assunto le responsabilità delle sue parole.
Il Ciontoli ha ribadito di non aver mai incontrato il Vannicola, di esser stato a Tolfa solo una volta nella sua vita 20 anni fa. Aggiunge anche che, fino a quando non ha sentito la storia in televisione, non sapeva neppure cosa fosse una catana ( la borsa che avrebbe ordinato proprio nella bottega del Vannicola a Tolfa). L’artigiano infatti aveva detto di aver conosciuto il Ciontoli proprio nella sua bottega quando Izzo lo portò per la prima volta chiedendo di fare un bel lavoro per un suo amico.
Se Vannicola quindi non rientra nelle cerchie di amicizia di Ciontoli, chi non nega di conoscere è invece Izzo. “Con lui ho un rapporto di cordialità” spiega Ciontoli che conferma di averlo chiamato nell’unica telefonata fatta in quella notte perchè voleva “che i carabinieri si occupassero del caso“. Ciontoli nello studio di Storie Maledette conferma la telefonata e spiega di aver incontrato Izzo un paio di volte in tutta la sua vita.
Confida nel lavoro della magistratura, che ha aperto una indagine sul caso.