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Ivrea, tabaccaio spara e uccide un ladro: ora è indagato per eccesso di legittima difesa

Nella notte un tabaccaio ha sparato e ucciso un ladro che stava tentando di rubare nella sua attività. E' indagato per eccesso colposo di legittima difesa

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Nelle vicinanze del quartiere San Bernardo di Ivrea, a Pavone Canavese, un tabaccaio spara e uccide un ladro. E’ accaduto nella notte e ora l’uomo è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Era notte inoltrata quando tre malviventi hanno tentato l’assalto ad una tabaccheria. Il titolare dell’attività, che vive al di sopra del suo locale, è dunque intervenuto con una pistola. Si è trovato di fronte i tre malintenzionati che erano armati di piede di porco e dunque avrebbe esploso circa sette colpi di arma da fuoco. Un ladro è rimasto ucciso mentre gli altri due sono fuggiti via.

IVREA, TABACCAIO SPARA E UCCIDE LADRO: ORA E’ INDAGATO PER ECCESSO COLPOSO DI LEGITTIMA DIFESA

Il tabaccaio che ha sparato e ucciso un ladro che stava tentando, insieme ad altre due persone, di entrare nel suo locale, è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Pistola alla mano, essendosi accorto della presenza dei malviventi, è uscito e ha esploso diversi colpi. I tre stavano utilizzando un piede di porco per fare irruzione nella tabaccheria dell’uomo, che vive al piano superiore dello stesso stabile.

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Secondo quanto si apprende, il ladro rimasto ucciso questa notte era incensurato e originario della Moldavia. Una volta giunti i soccorsi, il malvivente era già deceduto e nulla si è potuto fare per salvargli la vita. Intanto gli altri due ladri sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. La polizia sta effettuando le indagini per trovare i complici del moldavo ucciso, così da poter comprendere la situazione in cui sono stati esplosi i sette colpi di pistola.

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Intanto questa mattina è stato ascoltato il tabaccaio, che per ora è indagato a piede libero per eccesso colposo di legittima difesa. Con la nuova legge sulla legittima difesa, approvata a fine marzo, prevede che ci si possa legittimamente difendere in determinati casi. Questo quando un soggetto “compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica“. Importante è anche il fattore psicologico che entra in gioco in queste circostanze. Infatti non può essere punito per eccesso colposo di legittima difesa qualcuno che ha agito in uno “stato di grave turbamento” a causa della situazione di pericolo.



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