A Pomeriggio 5 la mamma di Genzano difende la sua bambina: “Federico deve marcire in carcere”
Le parole di Sara, la mamma di Genzano a Pomeriggio Cinque: non perdona il suo compagno per quello che ha fatto alla piccola Alice
Hanno fatto molto discutere le dichiarazioni che Sara, la mamma della piccola Alice finita in ospedale dopo esser stata massacrata dal compagno della donna, ha rilasciato al Messaggero. Nella puntata di Pomeriggio Cinque in onda il 15 febbraio 2019, la donna però smentisce di aver detto di voler restare al fianco del suo compagno dopo quello che ha fatto alla bambina di due anni. Sara, con gli occhi pieni di lacrime, mentre Barbara d’Urso leggeva le prime pagine di tutti i quotidiani, ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti davanti a 3 milioni di spettatori. Sara ha dichiarato, in collegamento con Pomeriggio 5, di non aver rilasciato nessuna intervista prima di questa e che quindi quello che si è detto e scritto su di lei non corrisponde al vero. La donna ha spiegato: “Non sto affatto bene, al pensiero che la mia bambina sia lì dopo quello che lui le ha fatto, mentre i giornali scrivono su di me cose che io non ho mai detto. La gente pensa sia io la cattiva, che lo amo e lo sto coprendo, ma non è vero: io lo odio e deve marcire là dentro, deve morire lentamente“.
LEGGI QUI LA PRESUNTA INTERVISTA CHE SARA AVREBBE RILASCIATO
Sara, nella sua intervista a Pomeriggio Cinque, ha anche dichiarato che si sono dette molte falsità sul suo passato e sul rapporto che aveva anche con il padre delle sue tre figlie:
“Non è assolutamente vero quello che scrivono sui giornali in merito al padre delle mie figlie, che mi avrebbe minacciato con un coltello al punto da farmi perdere un occhio. Io ho perso la vista perché a quattordici anni mi si è distaccata la retina. Ora porto una protesi. Il padre delle bambine non è una persona violenta, vuole loro bene, anche se fra me e lui ci sono stati dei litigi come in tutti i rapporti”.
Sara quindi racconta cosa è successo il giorno in cui ha lasciato le sue bambine con Federico, il suo compagno, per andare da suo padre a portargli delle medicine.
“A un certo punto, verso le otto, lui (Federico) mi chiama per dirmi di tornare subito a casa perché la bambina aveva perso i sensi. Era agitato e piangeva. Gli ho detto di calmarsi e spiegarmi la situazione: mi ha detto di avere dato un bicchiere d’acqua alla bambina e che subito dopo le si sono rovesciati gli occhi, ha rigettato e ha persi i sensi. Sono le ultime parole che ci siamo scambiati”.
Sara si era fidata non avrebbe mai potuto immaginare che l’uomo aveva ridotto in fin di vita la sua bambina. Sara spiega che l’uomo l’aspettava sotto casa, la bambina era vestita, lei non ha visto nulla se non che la piccola era tutta ricoperta di vomito. Si è quindi fidata delle sue parole e ha cercato di portare la piccola in ospedale. E prosegue così il suo racconto:
“Sono solo riuscita a intravedere che era verde sul volto, sulla fronte, sulle guancine – segni di ematomi. Ho lasciato le altre due figli con lui e sono immediatamente corsa all’ospedale di Genzano, ma la sicurezza mi ha detto di recarmi all’ospedale nuovo. Ho chiamato l’ambulanza e in venti minuti ancora non era arrivato nessuno, alla fine una pattuglia della polizia ci ha scortate fino a lì”.
Sara spiega quindi che ha raccontato ai medici la versione data dal suo compagno ma quando ha visto la piccola senza vestiti si è resa conto che era successo probabilmente altro. Le forze dell’ordine sono andate a casa di Sara e hanno arrestato il suo compagno. A questo punto quindi la donna ribadisce la sua versione dei fatti: ” Non è vero che lo amo, che lo perdono o lo aspetto, non è assolutamente vero. Per lui provo qualcosa di indescrivibile, non doveva assolutamente toccarle né sfiorarle”.