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Il bimbo di sette anni ucciso a mani nude e con una scopa: la drammatica storia da Cardito. Fermato il tunisino

Le ultime notizie da Cardito: fermato il tunisino che avrebbe ucciso massacrandolo di botte il bambino di sette anni figlio della sua compagna. Salva per miracolo la sorellina

Una storia difficile da raccontare quella che arriva da Cardito, Napoli. Pochissime le notizie ieri, nel freddo pomeriggio di domenica ma già sufficienti per capire che si era di fronte a un dramma familiare, a un caso di assurda violenza gratuita. Perchè quello che è successo ieri a Cardito in nessun modo si può giustificare. Un uomo ha picchiato a sangue un bambino di sette anni, figlio della sua compagna. Lo ha colpito decine di volte, lo ha picchiato anche con la scopa riuscendo a ucciderlo prima che sul posto potessero arrivare le forze dell’ordine allertate dalle chiamate dei vicini di casa di questa coppia preoccupati per le urla provenienti dalla casa. Il piccolo, un bambino di sette anni, era già morto all’arrivo dei soccorritori che però hanno fatto in tempo a salvare l’altra figlia della donna di 30 anni che viveva in quella casa con il suo compagno. Una bambina di otto anni colpita allo stesso modo dall’uomo che ha cercato di fare del male anche a lei. Le colpe dei due bambini? Probabilmente non essere figli di questo orco, essere figli della sua compagna, nati da un precedente matrimonio. E’ stata la piccola in ambulanza, sotto choc per quello che è accaduta, ma capace di fornire dettagli utili, a spiegare che il compagno di sua madre, un tunisino, aveva colpito suo fratello e poi lei con pugni, schiaffi, e poi con una scopa. I colpi al piccolo sono stati mortali. La bambina invece, stando alle prime indiscrezioni arrivare dall’ospedale, dovrebbe salvarsi.

LA DRAMMATICA STORIA CHE ARRIVA DA CARDITO: UCCIDE UN BAMBINO DI SETTE ANNI A MANI NUDE E CON UNA SCOPA, LA SORELLINA SALVA PER MIRACOLO

Le ferite certo, quelle del corpo di questa bambina, si potranno anche curare ma quelle dell’anima non si rimargineranno. La bambina ha visto morire davanti ai suoi occhi il fratellino di sette anni, ha pensato che dopo sarebbe toccato a lei. Viva, forse, per miracolo. Viva ma con il dramma nei suoi occhi, con la paura nel suo cuore. 

La storia che arriva da Cardito lascia senza parole e continua poi con la versione dell’uomo fermato. Badre Tony Essobti, il tunisino fermato con l’accusa di omicidio, ha raccontato nella sua prima testimonianza che entrambi i bambini sarebbero caduti dalle scale. Testimonianza che probabilmente aggrava solo la sua complicata posizione. I medici infatti sono stati chiari: i bambini sono stati picchiati con una violenza inaudita, raccontano di aver visto in pochi casi, ferite, lesioni e segni come quelli che i due piccoli di Cardito portavano sulla loro pelle. 

Il motivo di tutto questo? Pare che l’uomo non gradisse la presenza nella vita della sua “famiglia” dei due bambini che la sua compagna aveva avuto da una relazione precedente ma che volesse stare solo con lei e con la bambina che avevano avuto insieme. Proprio per questo il terzo figlio sarebbe illeso. 



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