Omicidio Noemi Durini arriva la condanna per Lucio in primo grado: 18 anni e 8 mesi
Omicidio Noemi Durini arriva la condanna per Lucio in primo grado: 18 anni e 8 mesi. Le ultime notizie dopo la sentenza del tribunale di Lecce
Un anno e un mese dopo la morte di Noemi Durini arriva giustizia per la ragazzina di Specchia ( Lecce) uccisa dal suo fidanzato. Il 4 ottobre 2018 la sentenza in primo grado: Lucio è stato condannato a 18 anni e 8 mesi. Questa la pena data per l’omicidio di Noemi e l’occultamento del suo cadavere. Due giorni fa, dopo le richieste dell’accusa e le parole dei legali di Lucio in aula, il papà di Noemi, in tv, tra le lacrime, ricordava a tutti come sua figlia sia stata uccisa. Non possono bastare 18 anni per un uomo che arriva a uccidere senza pietà una creatura di 16 anni. In collegamento con il programma di Canale 5, Pomeriggio 5, il signor Umberto Durini aveva dichiarato: “Io voglio che si sappia come è morta mia figlia, io voglio che tutti sappiano che Noemi è morta perchè non poteva respirare. E’ morta perchè lui prima l’ha pugnalata e poi è stata coperta con le pietre. E sono state le pietre a comprimere i polmoni.” Questo il drammatico racconto del papà di Noemi che corrisponde alla reale ricostruzione di come quella maledetta mattina del 3 settembre dello scorso anno andarono le cose. Per i giudici Lucio avrebbe fatto tutto da solo ma gli avvocati della famiglia Durini non si arrendono e, oltre alla condanna per Lucio, vogliono anche dimostrare che i suoi genitori non sono estranei ai fatti come dicono.
OMICIDIO NOEMI DURINI ULTIME NOTIZIE: PER LUCIO ARRIVA LA CONDANNA IN PRIMO GRADO
Oggi, il giudice Aristodemo Ingusci ha respinto l’istanza e ha emesso il suo verdetto: 18 anni e 8 mesi di reclusione per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, per soppressione di cadavere e porto d’arma. Lucio quella mattina è andato a Specchia per prendere Noemi, l’ha portata via di casa e poi l’ha uccisa. Di questo non hanno dubbi i giudici che lo hanno condannato in primo grado. Per saperne di più bisognerà adesso attendere le motivazioni, che saranno rese pubbliche nelle prossime settimane. Sembra evidente però, da quello che è stato il dibattimento in aula, che in questa vicenda si sia tenuto conto, del periodo complicato che Lucio stava affrontando. L’influenza di suo padre nella sua vita e le continue liti con Noemi: tutto è poi sfociato in un omicidio, un barbaro assassinio. Il padre di Noemi è convinto che se solo Lucio avesse trovato la forza di fermarsi, di chiedere aiuto, oggi sua figlia sarebbe ancora insieme a tutta la famiglia. Ma purtroppo Noemi è morta e nessuno ridarà a sua madre, a sua sorella e a suo padre il sorriso contagioso di una ragazza di 16 anni.
Diciotto anni sono pochi ricordano gli amici e le amiche di Noemi. Per una vita che viene spezzata non si può pagare con questa condanna, lo pensano anche i familiari di Noemi. Questo però è solo il primo step di un lungo percorso che non sarà affatto semplice.