Renata Rapposelli ultime notizie: il giallo dei cellulari e le strane intercettazioni tra padre e figlio
Le ultime notizie sulla scomparsa di Renata Rapposelli: il giallo dei cellulari spenti dei due indagati e le conversazioni tra i due. Hanno mentito? Le indiscrezioni da Giallo
Il corpo ritrovato a Tolentino è quello di Renata Rapposelli la pittrice di Ancona scomparsa il 9 ottobre dopo esser arrivata a Giulianova per incontrare il suo ex marito e suo figlio. Renata sarebbe scesa da un treno intorno alle 13 e sarebbe andata a casa del figlio. Nessuno però sa quello che è successo dopo, la sola versione disponibile è quella di figlio e marito. L’ex di Renata dice di averla accompagna a Loreto e di esser rientrato poi a casa, una versione che però non convince gli inquirenti, in particolare dopo il ritrovamento del corpo della donna in un luogo in cui difficilmente da sola sarebbe potuta arrivare. Questa mattina la macchina di Simone è stata sequestrata: che cosa si cerca, tracce ematiche? Difficile ancora capire come sia morta Renata anche se le risposte potrebbero arrivare nelle prossime ore. Al momento però ci sono delle indiscrezioni: la prima riguarda i cellulari di Simone e Giuseppe. Come anticipato nel corso della puntata di Pomeriggio Cinque in onda il 14 novembre 2017, pare che i cellulari dei due uomini si siano spenti proprio nel momento in cui anche di quello di Renata si perdono le tracce, per poi “tornare in vita” solo tre giorni dopo la scomparsa della donna. Che cosa significa questo? Il settimanale Giallo evidenzia, in esclusiva, anche altro. Pare che Giuseppe e Simone, dopo che la notizia della scomparsa di Renata è arrivata alla stampa, diventando un caso, erano molto preoccupati per quello che stava succedendo. Ci sarebbero delle intercettazioni che dimostrerebbero come i due fossero molto tesi in quelle ore. Parlavano, a quanto pare, liberamente perchè da non indagati, pensavano di non essere intercettati.
IN ESCLUSIVA SU GIALLO LE CONVERSAZIONI TRA PADRE E FIGLIO
Giallo è in grado di anticipare in esclusiva il contenuto di una telefonata intercettata tra Simone e suo padreGiuseppe, prima ancora che i due apprendessero di essere in dagati per omicidio. In quel periodo non sapevano che i carabinieri li stessero già tenendo sotto controllo. Si tratta di una telefonata ritenuta molto importante dagli inquirenti perché si incastra con tutti gli altri elementi di indagine che a mano a mano stanno emergendo. Durante la conversazione telefonica, infatti, Giuseppe Santoleri si dice molto preoccupato per tutta la situazione che si è venuta a creare e per l’attenzione che il caso di Renata sta avendo. Si percepisce un chiaro momento di debolezza dell’indagato, che sembra quasi stia per cedere, salvo poi chiudere all’improvviso la conversazione con il figlio. È questa telefonata che ha convinto gli inquirenti a spostare l’attenzione su Giuseppe e Simone Santoleri.
E’ possibile che i due uomini non pensavano che il caso avrebbe avuto questa eco? La denuncia della scomparsa di Renata, lo ricordiamo, è stata fatta da un amico e non dai familiari della donna. Renata scompare il 9 ottobre 2017 mentre i suoi familiari lanciano appelli in tv solo dopo la denuncia da parte di un amico di lei, siamo oltre il 15 ottobre. Da quando Giuseppe e Simone sono stati indagati, solo l’ex marito di Renata ha rilasciato delle interviste, anche perchè prima non lo aveva mai fatto essendo in ospedale per problemi di salute. Poi, dopo aver raccontato la sua versione dei fatti, il signor Giuseppe, in seguito al ritrovamento del corpo di Renata, ancora prima che venisse confermato che fosse lei, ha tentato di togliersi la vita.
E’ possibile che, come ipotizzano i giornalisti del settimanale Giallo, Simone e Giuseppe abbiano mentito per perdere tempo e sviare le indagini?