Turista sale su un finto taxi a Milano: violentata
Turista sale su un finto taxi a Milano: violentata . Le ultime notizie sul caso
Non è ancora molto chiara la dinamica della vicenda ma è chiaro invece che siamo di fronte all’ennesimo caso di violenza su una donna. E’ successo a Milano questa volta: una turista, aveva fretta di raggiungere la fermata dei bus, era in partenza per Venezia. Non ha avuto modo di chiamare un vero taxi e ha accettato la proposta di un uomo che si è presentato come autista di una ditta di autonoleggio. Purtroppo però nulla di quello che l’uomo avrebbe detto alla turista era vero. Per la donna, che ha accettato il “passaggio” inizia l’incubo. La turista è stata violentata come hanno confermato anche i medici della clinica Mangiagalli dove la donna ha ricevuto le prime cure in seguito alla violenza sessuale subita. Le indagini sono aperte: si stanno già esaminando tutti i video che mostrano il percorso che la donna ha fatto per capire chi sia la persona che si è presentata come un finto tassista e che ha approfittato della donna.
TURISTA VIOLENTATA IN TAXI A MILANO: LE ULTIME NOTIZIE SUL CASO
Il finto taxi parte da viale Monza con a bordo l’ignara vittima che, non conoscendo la città, non immagina che, in realtà, la sta portando in periferia, dove l’uomo abuserà di lei indisturbato. Poi, riporta Repubblica, si allontana, consentendo alla trentenne di chiamare aiuto con il cellulare. Trasportata alla clinica Mangiagalli, dove viene confermata la violenza sessuale, la donna ancora sotto shock riesce comunque a fornire importanti dettagli ai carabinieri, soprattutto per quanto riguarda il percorso effettuato dal violentatore, che ha terminato la sua corsa nei pressi del parco Lambro.
Ennesimo caso di violenza in Italia in questa settimana: la turista violentata a Roma a Villa Borghese, la dottoressa violentata a Catania, la dottoressa violentata nella bergamasca. Ogni giorno raccontiamo una storia diversa, dovremmo vivere in un paese in cui le donne possono andare a lavoro senza avere paura, possono prendere un bus senza avere paura e invece viviamo in un incubo.