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Lucio confessa l’omicidio di Noemi Durini: “Voleva uccidere la mia famiglia”

Lucio confessa l'omicidio di Noemi Durini: "Voleva uccidere la mia famiglia". Le ultime notizie dopo la confessione del diciassettenne

Si sarebbe contraddetto più volte Lucio, l’assassino di Noemi Durini, la ragazzina di Specchia scomparsa il 3 settembre e ritrovata morta in seguito a una confessione del 17enne solo ieri nelle campagne di Castrignano del Capo. Una confessione che al momento non convince gli inquirenti: troppi i punti che non tornano in un racconto poco lineare che lascia diversi buchi e sospetti. Le parole di Lucio però riprendono quelle della sua famiglia. Nella puntata di Chi l’ha visto in onda il 13 settembre 2017 è andato in onda un importante contributo, in video, prima di scoprire cosa fosse davvero successo, i genitori del ragazzo, spiegano il loro punto di vista. Raccontano di un anno infernale, di un amore malato, di un ragazzino manipolato da Noemi. E anticipano quello che il giovane di Montesardo racconta nella sua confessione per spiegare il movente. Lucio confessa di aver ucciso Noemi perchè lo assillava, perchè aveva delle richieste assurde. “L’ho uccisa perchè mi aveva chiesto di sterminare la mia famiglia,voleva che uccidessi i miei genitori”. Non è una cosa nuova. Infatti i genitori di Lucio, intervistati dalla giornalista di Chi l’ha visto, avevano raccontato di questo particolare dicendo che era Noemi a manipolare il loro ragazzo, che loro avevano anche fatto delle querele, che si erano rivolti a un legale qualche settimana fa non appena avevano scoperto che la ragazza aveva un piano criminale. Avrebbe avuto un piano criminale, perchè questa è ovviamente la loro versione dei fatti. Secondo quanto raccontano i genitori di Lucio alla giornalista di Chi l’ha visto infatti, Noemi aveva proposto a Lucio la soluzione migliore per non vivere una relazione contrastata. Uccidere i suoi genitori. I familiari di Lucio parlando anche di una somma di denaro, di un piano che Noemi aveva ideato. Ribadiamo che si tratta del racconto di due genitori che ancora non sanno quello che è accaduto realmente a Noemi, o almeno così pare. Già perchè in questa vicenda sono tante le cose che non tornano come anche il fatto che Lucio potesse uscire di casa a 17 anni senza patente e guidare. Il padre su questo dice: “Io non sapevo neppure che mio figlio sapesse guidare. Credo che abbia imparato mettendo dentro la macchina in garage e che poi abbia preso la macchina di mia moglie senza che noi lo sapessimo”. Il padre di Lucio però, secondo gli inquirenti, non sarebbe estraneo a questa storia. Lucio dalla caserma esce salutando tutte le persone che si trovano sul posto, un tentativo di linciaggio? A dire il vero quello che abbiamo visto è un tentativo di fare la prima foto di un assassino, non la voglia di avere vendetta per un atroce omicidio. 

LEGGI QUI LE DICHIARAZIONI DELLA FAMIGLIA DI LUCIO A CHI L’HA VISTO

Lucio avrebbe ucciso Noemi con un coltello e non con una pietra. Un coltello vuol dire premeditazione perchè non si esce di casa portandosi un coltello per caso. Ma anche Lucio su questo è pronto a dare la colpa a Noemi: era lei che lo aveva portato, continuare a dire che dovevamo uccidere i miei genitori. Non sarà difficile per gli agenti che indagano sul caso capire se il coltello era in uso alla famiglia di Noemi, a Noemi stessa o a quella di Lucio, come non sarà difficile capire se in quel campo, a Castrignano, c’erano davvero solo Lucio e Noemi. Ci vorrà del tempo, ci vorrà molta pazienza ma i pezzi di questo puzzle andranno pian piano al loro posto. 



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