Privacy a rischio su Skype quando scrivete sulla tastiera: ecco perché
Meglio non parlare e scrivere allo stesso tempo su Skype e Hangouts se non volete mettere a rischio la vostra privacy: uno studio spiega perché.
La tastiera di un PC come quella di un pianoforte? Secondo un recente studio sarebbe possibile riconoscere il suono di un tasto, perché sarebbe diverso rispetto a un altro. Questo cosa comporta? Immaginate di avere una conversazione su Skype o su un altro servizio VoIP come Google Hangouts, e di scrivere qualcosa sulla tastiera mentre state parlando. Ci sono buone probabilità che dall’altra parte dello schermo venga riconosciuto il suono dei tasti e venga quindi scoperto quello che state scrivendo: nulla di grave se state digitando qualcosa di poco conto, mentre la situazione potrebbe peggiorare se state inserendo login e password su un sito internet.
Nello studio condotto dall’Università Irvine della California in collaborazione con l’Università di Padova e La Sapienza di Roma, e riportato da arXiv.org, si legge infatti che le emanazioni acustiche di una tastiera del computer possono rappresentare un serio problema per la privacy degli utenti. Il fatto che un tasto emettesse un suono diverso rispetto agli altri tasti era cosa ben nota, ma per riconoscere il suono del tasto – e quindi quale lettera o numero venisse premuto – era necessario collocare un dispositivo di registrazione vicino alla tastiera dell’utente.
Le ultime notizie su questo studio invece hanno riportato che attraverso un servizio VoIP è possibile riconoscere il suono dei tasti anche se si è al di là dello schermo, poiché questi software non vanno a manipolare il suono originale di quanto viene digitato. Non solo: attraverso il suono di un tasto è possibile riconoscere anche il tipo di tastiera di un computer. Una Q premuta sulla tastiera di un PC Windows, ad esempio, emette un suono diverso rispetto alla Q premuta sulla tastiera di un Mac.
Con tutte le informazioni del caso, spiega il co-autore dello studio Daniele Lain, qualunque malintenzionato avrebbe poco sopra il 90% delle possibilità di indovinare cosa l’utente dall’altra parte dello schermo stia digitando. Con informazioni esigue, invece, la percentuale scenderebbe a una percentuale ugualmente preoccupante: il 41,89% di probabilità.
Il pericolo è uguale per smartphone e tablet? Assolutamente no, visto che si tratta di tastiere touchscreen. Il rischio non vale neppure per le tastiere olografiche, che ovviamente non emettono alcun suono.