Il Premier Mario Draghi annuncia le sue dimissioni: “E’ venuto meno il patto di fiducia”
Mario Draghi annuncia le sue dimissioni
Le parole di Mario Draghi potrebbero cambiare il volto del Governo che, nei da questa sera, potrebbe non avere più un premier. “Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica” sono state queste, in Consiglio dei ministri (durato solo 15 minuti e convocato dopo l’incontro con Mattarella al Quirinale), le parole di Mario Draghi. “La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più – ha spiegato il presidente del Consiglio -. E’ venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”. L’Aula del Senato aveva comunque dato l’ok al dl aiuti, ma i pentastellati non avevano partecipato al voto. Dopo la votazione, Draghi aveva lasciato palazzo Chigi per salire al Quirinale per un colloquio di circa un’ora con Mattarella.
Mario Draghi ha deciso di dimettersi
“Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico“, ha scritto Draghi nel suo annuncio letto ai ministri e poi reso pubblico alla stampa. “La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche”.
“Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente – scrive ancora Mario Draghi -. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più”.
E poi il commiato ai ministri: “Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani”.