Elezioni politiche 2018: eletti (e trombati) illustri
Chi sono stati gli eletti illustri alle elezioni politiche 2018 ma soprattutto quali sono in politici famosi che sono rimasti a casa con il voto del 4 marzo?
Con i risultati sulle elezioni 2018 in continuo divenire e con gli aggiornamenti in tempo reale che riguardano lo spoglio, arrivano le prime certezze sui alcuni “volti noti” che in questi anni si sono accomodati sulle poltrone di Camera e Senato. Comprendere il sistema elettorale non è semplice ma si può cercare di capire anche in modo schematico quello che succederà nelle prossime ore e chi saranno i politici che ci rappresenteranno al Governo dopo queste elezioni.
Con l’altissima percentuale di voti al Sud Italia, il Movimento 5 stelle fa incetta di voti e conquista i collegi uninominali ( spopola in Campania e in Puglia con risultati inaspettati come si evince dai risultati elettorali regione per regione). La conseguenza è che molti dei politici che negli ultimi decenni hanno avuto un posto sicuro in Parlamento, dovranno liberare presto le residenze romane per fare spazio ai nuovi volti che il popolo italiano ha scelto. Questo è lo scenario peggiore (per i diretti interessati) perchè molti dei politici trombati sono stati ripescati.
ELEZIONI POLITICHE 2018: ELETTI ILLUSTRI
Ultime news e aggiornamenti alle 11,40-Firenze, eletto Matteo Renzi- Il segretario del Pd, Matteo Renzi, è stato eletto nel collegio uninominale di Firenze per il Senato col 43,9% dei voti.
Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, candidato del Pd alla Camera nel collegio uninominale 12-Siena, ha vinto col 36,17% dei voti.
Il ministro dello Sport Luca Lotti, candidato col Pd nell’Empolese, è stato eletto nel collegio uninominale Toscana 3 col 40,5% dei voti.
La leader del Movimento animalista e candidata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla è stata eletta nel collegio uninominale Lombardia 1 col 47,3% delle preferenze (79.462 voti).
Maria Elena Boschi è stata eletta nel collegio uninominale per la Camera a Bolzano con il 41,23%.
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti perde nella sua Liguria, con il 27,1% nel collegio uninominale di Genova contro il 33,5% di Mattia Crucioli del M5s.
Ultime news e aggiornamento alle 10-In Friuli il presidente uscente della Regione, Debora Serracchiani, col 25,9% dei consensi nell’uninominale di Trieste è dietro a Renzo Tondo del centrodestra, col 38,36% dei consensi (lo spoglio è alle fasi finali). Nel collegio senatoriale Riccardo Illy soccombe alla candidata del centrodestra.
Massimo D’Alema ha raccolto il 3,82% dei voti nel collegio uninominale pugliese di Nardò al Senato, mentre Barbara Lezzi (M5s) sta prevalendo con il 39,97% dei voti su Luciano Cariddi (centrodestra) attestato sul 35,29% dei voti.
Con 105 sezioni scrutinate su 232 nel collegio uninominale di Milano per la Camera Bruno Tabacci (centrosinistra) è primo con il 40,57% dei voti, Cristina Rossello (centrodestra) secondo con il 37,36%, il cinque stelle Alberto Bonisoli terzo con il 14,18% e Laura Boldrini (Leu) quarta con il 4,58%. Anche Pietro Grasso è quarto, nel collegio uninominale a Senato, con 347 sezioni scrutinate su 409, con il 5,78% dei voti, dietro il cinque stelle Steni (Stanislao Di Piazza) con il 44,07%
Tornando invece a snocciolare qualche dato: è il Veneto la regione al top per affluenza alle elezioni politiche: ha votato il 78,85% degli aventi diritto al Senato ed il 78,72% alla Camera. In Sicilia si è invece registrata la partecipazione più bassa del Paese (62,99% al Senato e 62,72% alla Camera). In media l’affluenza si è attestata al 73,01% al Senato e al 72,91% alla Camera. Alle precedenti consultazioni politiche, nel 2013, quando si era votato però in due giornate, l’affluenza era stata di un paio di punti più alta: 75,26% al Senato e 75,24% alla Camera.
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