Persone Scomparse

Non era la piccola Kata la bambina che piangeva terrorizzata nel video: la verità su quelle immagini

Ci hanno pensato i legali della famiglia di Kata a smentire tutto: non era lei la bambina che piangeva, quella del video non era la stanza della famiglia della piccola

video kata scomparsa

Gli avvocati della mamma di Kata hanno smentito che quel video postato in rete dal Tirreno in esclusiva e poi ripreso nelle principali trasmissioni della tv italiana, mostrasse una aggressione subita dalla famiglia della piccola scomparsa. Non era lei c’è stato un grande equivoco. A dire che quella porta era proprio quella della stanza dell’ex Hotel Astor dove la piccola viveva con la madre, era stata proprio la madre di Kataleya, in diretta a Chi l’ha visto. Forse la concitazione del momento, forse la diretta. La donna ha confermato qualcosa che non corrisponde al vero, come gli avvocati hanno oggi precisato.

Precisazione che è arrivata anche dal sito del Tirreno. I giornalisti della testata toscana hanno ricostruito i fatti. Quel video risalirebbe alle notti molto infuocate durante le quali, uno degli uomini che viveva nell’ex albergo, si è lanciato dalla finestra per scappare da una aggressione.

Leggi qui: Il padre di Kata è convinto: sequestrata per errore, scambio di persona

Le parole degli avvocati della mamma di Kata

C’è stato un equivoco, nel video non è la sua voce e non è la stanza dei genitori”. I legali della famiglia smentiscono con un comunicato:

I genitori della piccola Kata, tramite i propri rispettivi legali, sono tenuti ancora una volta a smentire che il video pubblicato dalla testata giornalistica “ Il Tirreno “ e poi ripreso dalla trasmissione televisiva “ Chi l’ ha visto “ in data 21.6.2023 abbia come protagonisti i medesimi e la loro figliola. Si precisa altresì che il video in questione non riprende affatto la stanza ove soggiornavano i nostri assistiti, che la voce infantile che si ode non è assolutamente quella di Kata e infine che la vicenda ivi ripresa riguarda fatti del tutto estranei ai medesimi. Si è trattato infatti di un mero equivoco peraltro comprensibile dato lo stato di evidente prostrazione in cui stanno vivendo i genitori della piccola Kata. I nostri assistiti reiterano pertanto l’ invito a mostrare nei riguardi degli stessi e della drammatica vicenda che li sta coinvolgendo una maggiore cautela e soprattutto un maggiore rispetto. Avvocati Filippo Zanasi e Sharon Matteon

Anche il Tirreno torna a parlare del video e i giornalisti che stanno seguendo il caso, informano i lettori che il video è stato girato a pochi metri dalla stanza di Kata, nell’ex hotel e riprende una lite tra due famiglie, una delle quali vicina a quella della piccola rapita dalla struttura. Una cosa però non cambia: quello era il clima che si respirava nell’ex hotel, quelle erano le lacrime dei bambini terrorizzati. E in quel clima, è maturato il sequestro della piccola. Domani saranno passate 2 settimane senza sue notizie.

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