Kata trascinata via da un uomo: il super testimone racconta tutto
Le ultime notizie da Firenze, c'è un super testimone: ecco cosa sarebbe successo alla piccola Kata
Nuove indiscrezioni arrivano da Firenze, dove finalmente qualcuno avrebbe squarciato il velo di omertà intorno alla scomparsa della piccola Kata. Ci sarebbe infatti la testimonianza di una persona, un super testimone, che avrebbe visto che cosa è accaduto il pomeriggio di sabato quando la bambina peruviana sarebbe scomparsa nel nulla. Qualcuno l’ha portata via dall’Hotel Astor approfittando della distrazione dello zio che in quel momento, avrebbe dovuto sorvegliare la piccola che stava giocando insieme agli altri bambini? La piccola Kata è stata cercata ovunque ma sembra essere sparita nel nulla e intanto sono già quasi 5 i giorni dalla sua sparizione.
La scomparsa della piccola Kata ultime notizie: parla il super testimone
Come riporta La Stampa, il testimone ha detto di aver visto l’uomo portare via Kata “non dall’ingresso principale dell’hotel Astor, ma da una via laterale, verso il palazzo vicino che è stato perquisito”. Per questo ieri, per tutto il pomeriggio, decine di carabinieri hanno stazionato in quell’area con lunghi sopralluoghi. I giornalisti presenti sul posto avevano immaginato che si trattasse di una segnalazione, visto che i Carabinieri erano andati in quel posto a colpo sicuro.
Intanto, i pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda hanno ascoltato alcuni dei minori che vivono nello stabile occupato a Firenze, l’ex hotel Astor, tra cui il fratello maggiore di Kata, di otto anni. Il fratellino di Kata sarebbe stato ascoltato per diverse ore. Ne è emerso che i bambini avevano l’abitudine di giocare anche nella parte di edificio, sul retro, dove non sono puntate telecamere di sicurezza, a differenza del cancello principale. Alcuni occupanti hanno infine detto che Kata potrebbe essere stata rapita per vendicare uno stupro di una ragazza peruviana di 15 anni che sarebbe avvenuto lo scorso febbraio. Una faida tra le famiglie che vivono in quello stabile.
Si spiegherebbe, a detta anche di diversi esperti, il gesto della madre di Kata e del padre, quello di bere della candeggina, come a voler dare un messaggio a chi potrebbe aver preso la piccola Kata. Ieri poi, sono apparsi anche dei cartelli con la scritta “sto bene” quasi a voler dare l’ennesimo avviso alla famiglia della bambina che suo malgrado, potrebbe essere finita in una faida tra gruppi.
Ha tentato due volte il suicidio Miguel Angel Chicllo Romero, che fino a ieri si trovava da marzo nel penitenziario di Sollicciano per reati contro il patrimonio. Oggi è arrivata invece la notizia che l’uomo è tornato in libertà martedì sera. Il giudice gli ha sostituito la misura della custodia cautelare con l’obbligo di firma. L’uomo potrà dedicarsi quindi alle ricerche della piccola Kata e stare anche vicino alla sua famiglia che vive un momento drammatico.