Emanuela Orlandi ultime notizie: dopo il sequestro è stata a Londra, parla Pietro
Dopo il sequestro Emanuela Orlandi è stata portata a Londra? Oggi Pietro Orlandi ne è certo e spiega perchè: le ultime notizie
Chi segue il caso Emanuela Orlandi da sempre, conoscerà molto bene questa pista che porta a Londra, la stessa di cui Pietro, nelle ultime ore, è tornato a parlare prima in tv e poi in una intervista per Il fatto quotidiano. Della pista che vedrebbe Emanuela Orlandi a Londra, almeno per qualche tempo, si è parlato anche nella serie Vatican Girl. Era stato il giornalista Emiliano Fittipaldi, con la sua inchiesta del 2017 a parlare per primo della possibilità che Emanuela fosse stata portata a Londra dopo il suo sequestro. Non una ipotesi ma una possibilità concreta, che trovava radici in alcuni documenti che il giornalista aveva trovato negli archivi del Vaticano e che sembravo rendicontare, le spese per la presenza di una cittadina vaticana in una struttura londinese. Oggi Pietro Orlandi, sembra essere sempre più convinto che sua sorella, sia stata realmente portata nel Regno Unito dopo il suo sequestro.
Pietro Orlandi e la pista che porta Emanuela a Londra dopo il sequestro
Tornando a parlare del fascicolo con i famosi 5 fogli che dimostravano le spese che il Vaticano aveva sostenuto per una cittadina vaticana ( ricordiamo che in quel famoso fascicolo ci sono le spese anche per il rientro di una persona deceduta e poi sepolta in Italia) , Pietro Orlandi si dice convinto: “Ciò che c’è scritto in quel documento è vero, ne sono abbastanza convinto“. Non è l’opera di un mitomane ma un documento reale che spiegherebbe, a 40 anni di distanza, quello che è successo a sua sorella. Orlandi ha poi continuato: “sono entrato in possesso di documenti in cui ci sono riscontri che mi dicono che quanto c’è scritto in quei fogli è vero“. Nell’intervista a cura di Alessandra De Vita, per Il fatto quotidiano, il fratello di Emanuela Orlandi torna quindi a parlare della pista che il giornalista Fittipaldi aveva in qualche modo “decifrato” riuscendo a capire che quei numeri riportati sui fogli, identificavano una struttura a Londra, dove Emanuela potrebbe aver studiato. Pietro a tal proposito ha dichiarato: “Alcune persone, in contatto con personalità della Chiesa Anglicana, mi hanno detto delle cose in relazione alla presenza di Emanuela a Londra. Non l’ho mai detto prima d’ora, ci sono delle relazioni tra personaggi di alto livello del Vaticano e le istituzioni inglesi sulla questione di mia sorella“. Ha inoltre spiegato di non aver voluto dire nulla prima, perchè vuole essere certo e non essere attaccabile.
Pietro è convinto che Emanuela, non poteva essere riconsegnata alla famiglia ed è stata quindi portata in un posto comunque vicino a Dio, dove sarebbe stata protetta.