Denise Pipitone ultime notizie, Mariana torna in tv e svela altri dettagli sulla vicenda
Le ultime notizie sul caso Denise Pipitone: Mariana da Mattino 5 fornisce altri dettagli sulla vicenda
Torna a parlare in tv Mariana, la ragazza convinta di aver visto in un campo rom a Parigi nel 2018, una sua coetanea che potrebbe essere Denise Pipitone. Venerdì scorso, Alberto Matano aveva spiegato dallo studio de La vita in diretta che Mariana aveva preferito non collegarsi con il programma di Rai 1 perchè aveva ricevuto delle minacce e preferiva non mostrarsi in tv. Oggi invece la ritroviamo nel programma Mattino 5, nello spazio dedicato alla cronaca condotto da Federica Panicucci. Si torna quindi a parlare del caso Denise Pipitone e la conduttrice cerca di capire come mai la ragazza è così convinta che la rom incontrata nel campo di Parigi possa essere la figlia di Piera Maggio. La Panicucci chiede a Mariana di spiegare che cosa ha visto in quella occasione. “Hai raccontato delle cose molto precise, hai parlato di una ragazza che viveva segretata” ha fatto notare la conduttrice. Mariana ha confermato: “Si era sempre controllata”. “Io parlo della settimana in cui sono stata a Parigi, io poi non so fuori che cosa fa questa ragazza” continua la ragazza che ha avuto quindi dei contatti durati molto poco con la giovane donna che lei crede possa essere Denise Pipitone.
Una versione alla quale, dopo un primo colloquio, non sembra più credere Felice Grieco, la guardia giurata che fece l’ormai famoso video della bambina “Danas” in compagnia di una donna, forse una rom, mai identificata.
La giornata a riservato altri colpi di scena. Mentre Mattino 5 mostrava questa intervista infatti, nella puntata di oggi di Storie Italiane arrivavano altre incredibili rivelazioni sulla storia di Denise Pipitone. Le ultimissime sulla vicenda, le dava l’ex PM Angioni. Qui tutti i dettagli
Ultime notizie Denise Pipitone: la segnalazione di Mariana è credibile?
Mariana ribadisce ai microfoni di Mattino 5 di non aver mai saputo molto della storia di Denise. Anche lei era molto piccola nel 2004 e non ricorda nulla. Sapeva di questa scomparsa ma solo in queste ultime settimane, dopo che il caso è tornato alla ribalta, ha potuto fare i collegamenti di cui sta parlando adesso. Ricordiamo che Mariana dice di aver fatto il viaggio a Parigi nel 2018, non di recente, quindi tutto quello che racconta si riferisce a qualcosa che è accaduto 3 anni fa.
La ragazza spiega che fa parte della chat in cui si parla della scomparsa di Denise da soli pochi mesi, quando si è resa conto che Florina, la donna che aveva visto a Parigi, somigliava moltissimo alla persona che era nel video con la bambina che dovrebbe chiamarsi Danas.
Poi Mariana aggiunge altri dettagli: spiega che avrebbe voluto chiedere altro a sua sorella, che vive ancora in quel posto e che sa sicuramente molte più cose di lei. Doveva parlare con sua sorella biologica ma poi ha saputo che qualcuno le ha scritto su Fb dicendo che Mariana era andata dalle forze dell’ordine a fare una denuncia e poi anche in tv a raccontare la sua storia. La sorella di Mariana sarebbe stata contattata sui social e quindi avrebbe chiesto alla ragazza che vive invece in Italia, perchè è andata in tv a parlare di questa storia. “Adesso la vengono a prendere ( e fa il nome della ragazza che sarebbe Denise) ” mi ha detto mia sorella.
Non è dato quindi sapere se questa ragazza che sarebbe Denise, vive ancora in Francia nel campo rom di Parigi o se si sia spostata in Romania come era stato detto in precedenza.
Chi doveva parlare tace da 17 anni,in omertoso incivile silenzio. Chi non deve parlare spara a raffica spropositi fuori luogo e fuori tempo.
… si ma c’è anche chi cerca la verità mostrando più elementi indiziari e viene massacrato e accusato di parlare a vanvera da editori e giornalisti che non hanno uno straccio di prova certa (DNA)
Abbiamo tutti studiato a scuola dei terribili tempi delle pene di morte e delle torture su carcerati. Se si guarda a tanti delinquenti odierni e a tanti colpevoli omertosi e reticenti, c è da riconsiderare quei tempi andati, che forse tanto sbagliati non erano. Oggi testimoni e indagati si divertono a dare risposte demenziali, falsità, finti non ricordo, cambi di testimonianza come gira il vento. Hanno tutte le garanzie di legge… Ma la tortura di madri come Piera Maggio e tante altre, che dura decenni, dove la mettiamo? E’ civile ciò?