Persone Scomparse

Tre italiani scomparsi in Messico ultime notizie: Raffaello e Antonio Russo, Vincenzo Cimmino, che fine hanno fatto?

Tre italiani scomparsi in Messico ultime notizie: Raffaello e Antonio Russo, Vincenzo Cimmino, che fine hanno fatto? Non ci sono notizie dei tre italiani che erano in Messico per motivi lavorativi

Venti giorni fa 3 italiani sono scomparsi in Messico, di loro nessuna traccia e una flebile collaborazione, almeno per ora, da parte del governo messicano. I tre italiani scomparsi in Messico sono Padre, figlio e nipote, il sessantenne Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino, rispettivamente di 25 e 29 anni, risucchiati letteralmente nel nulla. Sulla scomparsa dei tre italiani in Messico, la procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine,al momento senza ipotesi di reato. L’incarico è stato assegnato al sostituto Colaiocco. Per i tre, padre, figlio e nipote, di origine napoletana, di cui non si hanno più notizie dal 31 gennaio scorso, si è anche attivata la Farnesina. Numerosi appelli via social della famiglia dei tre italiani che sostiene di essere stata abbandonata dalla autorità messicane e adombrano il sospetto di un coinvolgimento della polizia. La Farnesina rassicura i familiari in Italia delle tre persone scomparse in Messico ma la paura che ci siano dei corrotti in questa vicenda, non rasserena di certo la famiglia di Raffaele, Antonio e Vincenzo. I tre uomini non si trovavano in Messico per motivi di villeggiatura, stavano lavorando in una piccola cittadina poco distante da Città del capo. 

TRE ITALIANI SCOMPARSI IN MESSICO ULTIME NOTIZIE: SI CERCANO RAFFAELE RUSSO, ANTONIO RUSSO E VINCENZO CIMMINO

Precisamente, Russo si trovava in Messico da tempo: era a Tecaltitlan, città dello stato di Jalisco, dove vendeva in strada prodotti acquistati a Napoli da commercianti cinesi. Antonio e Vincenzo, invece, erano arrivati soltanto cinque giorni prima della sparizione, anche loro per lavorare. Secondo il racconto dei familiari, le tracce di Raffaele si perdono il 31 gennaio scorso attorno alle 15. Il figlio e il nipote provano a chiamarlo, ma il cellulare è muto. In Messico ci sono anche altri due figli di Russo, Francesco e Daniele. Ed è quest’ultimo, rientrato in Italia, a raccontare quel che accade dopo. I ragazzi spiegano che si trovavano distanti dal luogo in cui l’uomo doveva essere per cui hanno chiesto a Vincenzo e Antonio una mano per le ricerche. Il mistero si fa più fitto: i due ragazzi infatti iniziano a cercare l’uomo e lo rintracciano grazie al segnale GPS che indica il posto in cui doveva trovarsi l’uomo. I due ragazzi però non trovano Raffaele e vengono invece fermati dalla polizia, come scrivono in un messaggio che viene inviato ai familiari in Italia.

“Stavo mettendo la benzina e ci hanno fermato alcuni poliziotti. Due motociclette ed una macchina della polizia. Ci hanno fermato ed hanno detto: seguiteci. Ora staimo seguendo la polizia, ad una motocicletta che ha detto: vieni con noi“. E’ l’ultimo messaggio audio inviato via WhatsApp ai familiari da Antonio Russo Vincenzo Cimmino. Da quel momento non si sa più nulla di loro e la polizia locale ha smentito che siano stati arrestati. Anche del suv che avevano noleggiato, uguale a quello di Raffaele Russo, targato M89AJV, è stata trovata solo la scatola del GPS. Le famiglie coinvolte in questa storia cercano risposte ma i giorni passano e di Antonio, Vincenzo e Raffaele non si sono tracce. “Chiediamo alle autorità italiane di intervenire perché in Messico nessuno ci dà informazioni, nessuno ci aiuta a conoscere la verità sui nostri familiari”, hanno scritto i parenti in un appello su Facebook. Il legale che segue le due famiglie coinvolte nel caso fa sapere che non c’è stata nessuna richiesta di riscatto. Intanto a Napoli si è svolta una fiaccolata per tenere alta l’attenzione su questa vicenda. 



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