Filippo Macchi dopo l’argento alle Olimpiadi mette a tacere le polemiche: “Le decisioni arbitrali vanno rispettate”
Spegne ogni polemica Filippo Macchi che ricorda che le sconfitte si accettano e che la medaglia d'argento è speciale anche per lui che si sente un ragazzo decisamente fortunato
Ne stanno parlando tutti da ieri sera ma adesso parla lui. Filippo Macchi ritrova tutta la lucidità che un ragazzo di 22 anni può avere e torna a commentare, sui social, il suo argento olimpico. Lo fa con parole dirette, non vuole alibi. Già ieri sera, nel post gara, dopo aver conquistato la medaglia d’argento nel fioretto aveva detto: “Se l’avessi chiusa sul 14 a 12 non saremmo qui a parlare, anche io ho le mie colpe“. E oggi ricorda che la medaglia d’argento ha un suo valore, che le decisioni arbitrali vanno rispettate e che lo sport è anche altro.
Filippo Macchi mette a tacere ogni polemica
“Da dove inizio? Eh beh da dove inizio manco lo so io! Avevo già preparato il post, il testo recitava: “il sogno di ogni bambino, l’obiettivo di ogni atleta” E invece? E invece no perché torno a casa con una bellissima medaglia d’argento ma che mi lascia ad una stoccata dal famoso “obiettivo di ogni atleta”. Ne ho sentite di ogni, ti hanno derubato, arbitraggio scandaloso, è una vergogna. Eppure a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato” inizia così il post che Filippo Macchi ha condiviso pochi minuti fa sui social.
Da ieri, anche chi non capisce molto di scherma e di fioretto, ha voluto dire la sua sula gara di Macchi. Ma adesso parla il campione azzurro: “Ho 22 anni, una famiglia stupenda, degli amici strepitosi e una fidanzata che mi lascia costantemente senza parole. Sono arrivato secondo alla gara più importante per ogni atleta che pratica sport e proprio perché pratico questo sport ho imparato che le decisioni arbitrali vanno rispettate, sempre! “.
E poi parole ancor più dirette: “Conosco entrambi gli arbitri, non mi viene da puntare il dito contro di loro e colpevolizzarli del mio mancato successo anche perché non porterebbe a nulla se non a crearmi un alibi.
Quello che è successo appartiene al passato, ormai è andata, quello che succederà in futuro dipenderà da me! Io sono una persona che ambisce sempre al massimo, che non si accontenta mai e proprio perché non mi accontento mai non sono stato in grado di gioire immediatamente della medaglia ottenuta“.
E ancora: “Tempo fa, una persona a me cara, nonché una grandissima campionessa mi disse:” una medaglia si festeggia sempre!” Ed effettivamente questa medaglia si merita gioia e felicità e quindi smaltiamo la delusione, che è tanta, e godiamoci ciò che è stato. Ci sarà tempo per tornarci sopra per capire gli errori che ho fatto e cercare di migliorare ancora di più.
D’altronde la vita è fatta di ostacoli, a volte si superano, altre volte ci si inciampa e si cade ma la differenza la fa chi ha la forza di rialzarsi“.
Filippo Macchi ha poi concluso con queste parole: “Ora ci aspetta una gara a squadre importantissima e io con i miei compagni, nonché amici, abbiamo tantissima voglia di dare il massimo e superarci.
Sosteneteci, abbiamo bisogno di voi. Forza Italia, sempre e comunque! Filippo”. Sicuramente anche in questo caso, una grande lezione di sport e di vita.