Economia Italia ci spiega perché tanti italiani investono su BTP Valore
Perchè tanti italiani investono su BTP Valore? Ce lo spiegano gli esperti di Economia Italia
Non bisogna essere degli esperti per sapere che l’ultima emissione degli BTP Valore da parte del Ministero delle Finanze ci sono state decine di migliaia di piccoli investitori italiani che ne hanno comprati per quasi 20 miliardi di euro ma come mai? Ce lo spiega Economia Italia, un sito che si occupa di economia, finanza ed investimenti ormai dal 2014.
I BTP Valore sono stati molto sottoscritti dagli italiani per una serie di motivi, tra cui:
- Rendimenti elevati: i BTP Valore offrono rendimenti superiori a quelli di altri strumenti di investimento, come i depositi bancari o i fondi comuni di investimento. In particolare, il primo BTP Valore emesso, con scadenza a 4 anni, ha un tasso cedolare minimo garantito del 3,25% per il primo e secondo anno e del 4% per il terzo e quarto anno.
- Sicurezza: i BTP Valore sono titoli di Stato italiani, e quindi godono della garanzia dello Stato italiano. Ciò significa che gli investitori hanno la certezza di ricevere il rimborso del capitale investito alla scadenza, anche in caso di insolvenza dello Stato.
- Flessibilità: i BTP Valore possono essere sottoscritti da qualsiasi investitore, anche da piccoli risparmiatori. Inoltre, possono essere sottoscritti direttamente sul mercato primario, tramite banche e intermediari finanziari, oppure sul mercato secondario, tramite Borsa Italiana.
In particolare, i BTP Valore hanno attirato l’attenzione degli investitori italiani in un contesto di bassi rendimenti dei titoli di Stato tradizionali e di crescita dell’inflazione. I rendimenti elevati dei BTP Valore offrono infatti una protezione contro l’inflazione, garantendo agli investitori di mantenere il potere d’acquisto del loro capitale.
Secondo un’indagine di Banca d’Italia, il 70% degli italiani ha sottoscritto i BTP Valore per motivi di rendimento, il 20% per motivi di sicurezza e il 10% per motivi di flessibilità.
L’elevata sottoscrizione dei BTP Valore ha rappresentato un successo per il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha raccolto oltre 18 miliardi di euro tramite questa emissione.
Cosa sono i BTP Valore e cosa fa lo Stato con i soldi presi a prestito dai cittadini
Come ci ricorda Economia Italia, i BTP Valore sono una nuova tipologia di titoli di Stato italiani, emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a partire dal 2023. Sono destinati esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (retail), e presentano le seguenti caratteristiche:
- Durata: 4 anni
- Tasso cedolare: minimo garantito del 3,25% per il primo e secondo anno e del 4% per il terzo e quarto anno.
- Cedola: semestrale
- Regolamento: il rimborso del capitale investito alla scadenza avviene al valore nominale, maggiorato del tasso di inflazione cumulato nel periodo di investimento.
- Premio di fedeltà: 0,5% calcolato sul capitale investito e corrisposto a scadenza, a coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza.
Lo Stato italiano emette i BTP Valore per raccogliere fondi da parte dei risparmiatori italiani, al fine di finanziare le proprie spese. I BTP Valore sono titoli di Stato particolarmente appetibili per i risparmiatori italiani perché offrono un rendimento elevato e una protezione contro l’inflazione.
In particolare, i BTP Valore hanno riscosso un grande successo tra gli italiani in un contesto di bassi rendimenti dei titoli di Stato tradizionali e di crescita dell’inflazione. Il rendimento elevato dei BTP Valore offre infatti una protezione contro l’inflazione, garantendo agli investitori di mantenere il potere d’acquisto del loro capitale.
L’elevata sottoscrizione dei BTP Valore ha rappresentato un successo per il MEF, che ha raccolto oltre 18 miliardi di euro tramite questa emissione.
Altri tipi di Obbligazioni di Stato emesse dal Ministero del Tesoro
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) emette una serie di tipi di obbligazioni, tra cui:
- BTP (Buoni del Tesoro Poliennali): sono obbligazioni a tasso fisso con scadenza a 10, 15, 20, 30 e 50 anni.
- BTP€i (Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione): sono obbligazioni a tasso fisso con scadenza a 10, 15, 20 e 30 anni, il cui rimborso del capitale investito alla scadenza avviene al valore nominale, maggiorato del tasso di inflazione cumulato nel periodo di investimento.
- BTP Futura (Buoni del Tesoro a tasso fisso con cedola indicizzata all’inflazione e premio di fedeltà): sono obbligazioni a tasso fisso con scadenza a 30 anni, il cui rimborso del capitale investito alla scadenza avviene al valore nominale, maggiorato del tasso di inflazione cumulato nel periodo di investimento, e un premio di fedeltà pari al 2% calcolato sul capitale investito e corrisposto a scadenza, a coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza.
- CCT (Cambi Commerciali a Tasso Fisso): sono obbligazioni a tasso fisso con scadenza a 1, 3, 6 e 12 mesi.
- BOT (Buoni Ordinari del Tesoro): sono obbligazioni a tasso fisso con scadenza a 3, 6 e 12 mesi.
Inoltre, il MEF emette anche obbligazioni in valuta estera, come ad esempio i BTP Global (Buoni del Tesoro Poliennali Global) e i BTP€i Global (Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione Global).
Le obbligazioni emesse dal MEF sono titoli di Stato, e quindi godono della garanzia dello Stato italiano. Ciò significa che gli investitori hanno la certezza di ricevere il rimborso del capitale investito alla scadenza, anche in caso di insolvenza dello Stato.
Su cosa Economia Italia suggerisce di investire tra obbligazioni di Stato ed azioni in caso di inflazione?
Dipende da una serie di fattori, tra cui:
- L’orizzonte temporale dell’investimento: se l’investimento ha un orizzonte temporale breve, è preferibile acquistare azioni, che hanno un potenziale di rendimento maggiore. Se l’investimento ha un orizzonte temporale lungo, è preferibile acquistare obbligazioni, che offrono una maggiore sicurezza.
- Il livello di rischio che l’investitore è disposto a tollerare: le azioni sono un investimento più rischioso delle obbligazioni, quindi è importante valutare attentamente il proprio livello di tolleranza al rischio prima di effettuare un investimento.
- La situazione economica: in un contesto di inflazione crescente, le obbligazioni offrono una protezione contro l’inflazione, garantendo agli investitori di mantenere il potere d’acquisto del loro capitale. Tuttavia, le obbligazioni possono anche perdere valore se i tassi di interesse aumentano.
In generale, è possibile affermare che le obbligazioni sono un investimento più adatto agli investitori che cercano un rendimento sicuro e una protezione contro l’inflazione. Le azioni, invece, sono un investimento più adatto agli investitori che hanno un orizzonte temporale lungo e che sono disposti a tollerare un livello di rischio maggiore.
In un contesto di inflazione crescente, le obbligazioni possono essere un investimento particolarmente appetibile per gli investitori che cercano di proteggere il loro capitale. Le obbligazioni, infatti, offrono un rendimento che è maggiore del tasso di inflazione attuale. Ciò significa che gli investitori che acquistano obbligazioni saranno in grado di ottenere un rendimento reale positivo, anche in un contesto di inflazione crescente.
Tuttavia, è importante ricordare che le obbligazioni non sono un investimento garantito. I prezzi delle obbligazioni possono fluttuare, e gli investitori potrebbero perdere denaro se le obbligazioni vengono vendute prima della scadenza.
In conclusione, la scelta tra azioni e obbligazioni è una decisione che deve essere presa caso per caso, valutando attentamente tutti i fattori coinvolti.
Ecco, secondo Economia Italia, quali sono gli aspetti positivi di un investimento in azioni durante un periodo di inflazione come quello che stiamo vivendo
In un contesto di inflazione crescente, gli investitori possono cercare di proteggere il loro capitale investendo in azioni di aziende solide. Le azioni di aziende solide possono offrire diversi vantaggi in caso di inflazione, tra cui:
- Rendimento potenziale: le azioni di aziende solide hanno il potenziale di generare un rendimento superiore all’inflazione. Ciò significa che gli investitori che acquistano azioni di aziende solide possono essere in grado di ottenere un rendimento reale positivo, anche in un contesto di inflazione crescente.
- Risorse per l’aumento dei prezzi: le aziende solide hanno la capacità di aumentare i prezzi dei loro prodotti e servizi per compensare l’inflazione. Ciò può aiutare a mantenere il loro margine di profitto e a generare un rendimento per gli investitori.
- Dividendi: le aziende solide spesso pagano dividendi ai loro azionisti. I dividendi possono essere un’ulteriore fonte di reddito per gli investitori, che possono essere reinvestiti per generare un rendimento composto.
Tuttavia, è importante ricordare che le azioni sono un investimento rischioso. I prezzi delle azioni possono fluttuare, e gli investitori potrebbero perdere denaro se le azioni vengono vendute prima della scadenza.
In generale, gli investimenti in azioni di aziende solide possono essere un’opzione interessante per gli investitori che cercano di proteggere il loro capitale in caso di inflazione. Tuttavia, è importante valutare attentamente il livello di rischio prima di effettuare un investimento.
Ecco alcuni esempi di settori che possono essere particolarmente vantaggiosi per gli investitori in azioni in caso di inflazione:
- Servizi essenziali: i servizi essenziali, come cibo, acqua, energia e alloggio, sono meno soggetti all’inflazione rispetto ad altri settori. Le aziende che operano in questi settori possono offrire un’opportunità di investimento interessante per gli investitori che cercano di proteggere il loro capitale.
- Aziende con potere di prezzo: le aziende con potere di prezzo sono quelle che hanno la capacità di aumentare i prezzi dei loro prodotti e servizi senza perdere clienti. Queste aziende possono essere un’opportunità di investimento interessante per gli investitori che cercano di generare un rendimento reale positivo in caso di inflazione.
- Aziende con dividendi elevati: le aziende con dividendi elevati pagano regolarmente ai loro azionisti una parte dei loro profitti. Queste aziende possono essere un’opportunità di investimento interessante per gli investitori che cercano di generare un reddito passivo.
Conclusioni
Economia Italia ci ricorda che i principi su cui si basano le strategie di investimento in tempo di recessione e di inflazione sono quindi gli stessi che dovrebbero essere seguiti anche in tempi “normali” di crescita economica. Chi vuole investire i propri risparmi deve crearsi un portafoglio titoli equilibrato tra investimenti più sicuri ( come le Obbligazioni di Stato) ed investimenti più a rischio ma molto più redditizi come le azioni.
Ogni investitore quindi avrà un suo profilo di rischio, una propensione al rischio diversa da un altro ed è proprio intorno alla figura dell’investitore che bisognerà costruire la sua personale strategia. Nessuno meglio dell’investitore informato sa quale è la strategia di investimento migliore per lui. Ma per essere un investitore informato, bisogna – appunto – informarsi e tenersi aggiornato proprio su organi di informazioni come Economia Italia.