Pensioni anticipate 2022: ultime news su Ape Sociale
Ecco le ultime news sull'Ape Sociale che potrebbe essere estesa a una platea più ampia dia beneficiari
Ecco le ultime news sull’Ape Sociale che resta un’opzione valida quando si parla di pensioni anticipate 2022. Come sappiamo è questo un argomento decisamente caldo soprattutto perché con il 31 dicembre 2021 una delle opzioni più gettonate per smettere anzi tempo di lavorare sarà cancellata. Stiamo parlando di Quota 100. E allora ecco che si stanno cercando altre strade percorribili. L’obiettivo? Consentire ai lavoratori che maturano determinati requisiti di andare in pensione in anticipo ma senza decurtazioni troppo alte dell’assegno.
In quest’ottica, l’Ape Sociale resta una valida opzione solo per alcune categorie di lavoratori, però. Anche se, stando alle ultime indiscrezioni trapelate, si starebbe pensando a un allargamento della platea di beneficiari per consentire quindi a più persone di sfruttare l’Ape Sociale per le pensioni anticipate del 2022.
Pensioni anticipate 2022: ultime news su Ape Sociale
Insomma l’Ape Sociale potrebbe prevedere un allargamento della platea di beneficiari già con la prossima Legge di Bilancio. Dunque questa opzione potrebbe essere sfruttata da molti più lavoratori rispetto a quelli che possono sfruttarla oggi. Ricordiamo che ad oggi questa possibilità è consentita a disoccupati senza altri strumenti di sostegno al reddito dopo il licenziamento (con 30 anni di contribuiti) e invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%. Non solo, perché l’Ape Sociale è prevista anche per i caregiver ovvero per quelle persone che si trovano ad accudire un familiare con disabilità grave facendo lavori usuranti individuati da una specifica circolare.
Sono queste insomma le condizioni specifiche per cui a oggi si può sfruttare l’Ape Sociale per andare in pensione anticipata. Nel dettaglio, questa opzione consente di smettere di lavorare a “lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato. Ma anche ai lavoratori autonomi o ai parasubordinati iscritti alla gestione separata dell’ente previdenziale pubblico che fanno parte di specifiche categorie o si trovino in particolari condizioni“.
Insomma per accedere all’Ape Sociale occorre rispettare tutta una serie di requisiti ritenuti fondamentali dall’Inps e che, se verificati, daranno il via all’erogazione dell’assegno. L’Ape Sociale esiste dal 2017 quando fu introdotta in via sperimentale. Da quel momento il Governo ha ritenuto opportuno confermarla come possibilità utile per alcune categorie di lavoratori. E così sarà anche per il 2022.
Adesso potrebbe addirittura esserci un allargamento della platea di beneficiari proprio in vista della cancellazione di Quota 100. Lo Stato ha infatti ritenuto questa opzione troppo onerosa per le sue casse. Adesso servono alternative valide e strade da percorrere che non dovranno però essere troppo penalizzanti per i lavoratori.