Pensioni anticipate 2022: chi saranno i più penalizzati dalla doppia quota
La doppia quota sembra la soluzione più accreditata per le pensioni anticipate nel 2022. Ma per alcuni sarebbe molto penalizzante
La doppia quota proposta dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, sembra essere ad oggi la soluzione più accreditata per il dopo Quota 100, nonostante i Sindacati si stiano dichiarando non d’accordo con un sistema che penalizzerebbe oltremodo i lavoratori.
Tuttavia il Governo non sembra voler prendere in considerazione la Quota 41 proposta dai Sindacati e nell’ampio calderone delle ipotesi, la doppia quota sembra quella con maggiori possibilità di concretizzazione a partire dal 1° gennaio 2022 quando Quota 100 sarà definitivamente cancellata. Ma chi penalizzerebbe in modo maggiore la doppia quota qualora entrasse in vigore? Facciamo il punto della situazione per chi questa proposta sarebbe tutto fuorché vantaggiosa e riepiloghiamo anche quelle che sarebbero le caratteristiche principali della proposta avanzata da Tridico.
In cosa consiste la doppia quota
La proposta avanzata dal presidente dell’Inps propone un doppio modo per calcolare la pensione anticipata. Alla soglia dei 62-63 anni i lavoratori potrebbero già andare in pensione ma il calcolo dell’assegno sarebbe solo di tipo contributivo. Per attendere l’assegno calcolato col sistema retributivo, invece, i lavoratori sarebbero chiamati ad attendere ancora un po’ di tempo, ovvero fino al raggiungimento del 67esimo anno di età.
Chi penalizza la doppia quota
Un sistema che, già di per sé, non convince i Sindacati che lo trovano eccessivamente penalizzante per i lavoratori. Ma alcune categorie sarebbero più penalizzate di altre. Ricorrere al ricalcolo contributivo al 67esimo anno di età, infatti, potrebbe pesare ulteriormente soprattutto per chi ha un peso rilevante dei propri contributi nel sistema retributivo-misto. Insomma per queste persone la proposta di Tridico sarebbe tutto fuorché vantaggiosa e il rischio sarebbe quello di andare in pensione anticipata con un bel taglio (in termini di soldi) sull’assegno.
Tridico vai avanti con la tua nuova proposta meglio un uovo oggi che una gallina domani io ho 31 anni e mezzo di contributi e 61 anni con inizio lavoro a 16 anni e’ ora di andare in pensione pur prendendo poco in piu’problemi dicircolazione e ulcere alle gambe e non posso piu’ andare al lavoro in azienda tessile e andare in malattia una settimana si e una no largo ai piu’giovani