Pensione anticipata 2022, il presidente INPS Tridico rilancia la doppia quota
Tridico torna alla carica riproponendo la doppia quota come alternativa a Quota 100 per andare in pensione anticipata. Ecco cosa sapere
In tema di pensione anticipata 2022 torna a parlare il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che rilancia la proposta della doppia quota già avanzata qualche mese fa. L’obiettivo, ora che Quota 100 sarà cancellata, è quella di trovare un modo per consentire di lasciare il mondo del lavoro senza eccessive penalizzazioni sull’assegno come invece potrebbe succedere.
Di proposte per il momento se ne sono fatte tante, con i Sindacati che hanno sponsorizzato (e continuano a farlo) Quota 41 per consentire a uomini e donne di andare in pensione al raggiungimento dei 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Ma torna prepotentemente alla ribalta adesso la doppia quota, “spinta” dal presidente dell’Inps che la descrive come soluzione efficace per sostituire Quota 100 (che sarà cancellata una volta per tutte con il 31 dicembre 2021). Ma di che cosa si tratta? Ecco tutto quello che c’è da sapere e le ultime dichiarazioni di Tridico in proposito.
Pensione anticipata 2022, il presidente INPS Tridico rilancia la doppia quota
La doppia quota è la proposta che consentirebbe di mandare in pensione anticipata già a 62-63 anni ma solo con la quota che si è maturata dal punto di vista contributivo. Il lavoratore uscirebbe dunque con l’assegno calcolato con il contributivo e aspetterebbe i 67 anni per ottenere l’altra quota che è quella retributiva. Ecco le parole del presidente Inps al quotidiano La Stampa: “Visto che siamo in un sistema misto retributivo/contributivo, ho proposto la possibilità di lasciare il lavoro in anticipo uscendo a 62-63 anni ma ottenendo solo la parte contributiva dei versamenti e quindi aspettare i 67 per il resto“.
In questo modo, secondo Tridico, si assicurerebbe un meccanismo di flessibilità e al tempo stesso non si creerebbero problemi di sostenibilità ai conti del Governo. Il ritorno della Legge Fornero, che potrebbe a un certo punto restare la sola alternativa valida dopo Quota 100, può essere evitato secondo Pasquale Tridico al patto di operare le giuste scelte. “Abbiamo 13 forme di anticipazione pensionistica. Bisogna approfondire quelle che già ci sono, a partire dall’Ape sociale“.
Sarà insomma un’estate 2021 di grande lavoro per il Governo che dovrà necessariamente trovare un punto di incontro con i Sindacati che continuano a non cedere di un centimetro e a riproporre Quota 41 come sola alternativa per chi deve andare in pensione anticipata. Ma Quota 41 sarebbe troppo costosa per le casse dello Stato che, proprio per questo motivo, starebbe temporeggiando alla ricerca di situazioni meno onerose e dunque più fattibili. Occorrerà aspettare settembre per saperne qualcosa di più?
Tutti a 62 anni , ma con almeno 38 anni di contributi con un decurtamento del 20 x cento sul dovuto, dai 64 in poi il resto. E lo stato fa comunque un affare visto che i soldi li hanno presi prima , se mal gestiti non è colpa nostra.