Pensione anticipata con Quota 41 ultime notizie: requisiti per sfruttarla
Quota 41 sembra essere l'ipotesi più accreditata per andare in pensione anticipata. Ecco che cosa sapere al riguardo
Al 31 dicembre 2021 non sarà più possibile sfruttare Quota 100 per andare in pensione anticipata. E allora quali sono le opzioni alternative da poter sfruttare per salutare anzitempo il mondo del lavoro? Nelle ultime settimane di ipotesi se ne sono fatte davvero tante ma al momento Quota 41 sembra essere una di quelle più accreditate per poter diventare effettiva.
Si tratta dell’ipotesi proposta dai Sindacati che vorrebbero mandare in pensione anticipata uomini e donne indistintamente a partire dai 41 anni di contribuiti e senza tener conto dell’età anagrafica. Un’ipotesi che, almeno in fase iniziale, sembrava non convincere troppo il Governo che però avrebbe cambiato opinione negli ultimi giorni. Insomma, Quota 41 potrebbe davvero sostituire Quota 100 per quanto riguarda le pensioni precoci? Ecco tutte le novità in merito e quali requisiti occorre avere per sfruttare Quota 41 e le ultime notizie sul tema.
Pensione anticipata con Quota 41 ultime notizie: requisiti per sfruttarla
Come dicevamo, con Quota 41 i lavoratori potrebbero andare in pensione con 41 anni di contributi in ogni caso, al di là dell’età anagrafica. Ci sono però altri requisiti da possedere per poter sfruttare questa ipotesi: almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento del diciannovesimo anno di età e, come detto, 41 anni di contributi. Ancora, occorre far parte di alcune categorie specifiche che danno diritto a usare questa opzione per andare in pensione con anticipo. Bisogna cioè “possedere” lo stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale. Oppure, la Quota 41 è prevista per i caregivers ovvero quelle persone che assistono il coniuge, la persona in unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità. O ancora, alcune categorie di lavoratori alle prese con professioni usuranti e che l’Inps dunque ritiene meritevoli di usufruire della pensione anticipata. Insomma una vasta platea di beneficiari, qualora la Quota 41 dovesse sputarla sulle altre opzioni. Per i Sindacati questa è la migliore soluzione che accontenterebbe uomini e donne, il Governo sta ancora tentennando, forse considerandola troppo onerosa per le casse dello Stato.
Nel frattempo, restano in piedi Quota 92 e Quota 102 che però sembrano essere un passo indietro rispetto a Quota 41. Le prossime settimane potrebbero essere decisive in questo senso per trovare una soluzione che possa accontentare tutti. La Riforma Pensioni è infatti uno dei temi caldi su cui il Governo deve intervenire, adesso che l’emergenza pandemia sembra finalmente essere sotto controllo.
Buonasera,
Ormai è fuori discussione che I giovani di questa generazione non riusciranno a lavorare 40 consecutivi anzi saranno già fortunati se troveranno lavoro a intermittenza.
Come faranno ad arrivare a 67 anni prima di poter andare in pensione? I nostri genitori hanno aiutato noi figli ma i nostri figli non avranno questa possibilità.
40 anni di lavoro è più che sufficiente per andate in pensione. Altro che l’età media e non ci sono mai i soldi eccecc.
Massimo classe 1965 con 35 anni di lavoro io quando ho iniziato a lavorare se i contratti si rispettassero avrei finito invece ad oggi non si sa niente di preciso.