Riforma Pensioni news, dopo Quota 100 spuntano due opzioni: retributiva e contributiva
Il presidente Inps, Tridico, propone quota retributiva e contributiva come alternativa a Quota 100 che sarà cancellata nel 2022
Il post Quota 100 è sempre argomento di discussione per quanto riguarda il capitolo pensioni. Al 31 dicembre 2021 infatti Quota 100 sarà cancellata e sono queste settimane di ipotesi su quelle che potrebbero essere le migliori alternative per sostituirla. La battaglia è tra Governo e sindacati che spingono per evitare ulteriori tagli agli assegni pensionistici dei lavoratori.
Nelle ultime ore, sull’argomento, è intervenuta direttamente l’Inps attraverso il suo presidente, Pasquale Tridico, protagonista seminario “Pensioni, 30 anni di riforme”. Tridico ha parlato di due quote dopo Quota 100. Scopriamo nei dettagli la proposta del presidente Inps per tutti coloro che si troveranno ad andare in pensione l’anno prossimo, quando Quota 100 non sarà più utilizzabile.
Vediamo quindi quelle che sono le ultime news sul tema.
Riforma Pensioni news, dopo Quota 100 spuntano due quote
Pasquale Tridico propone due quote, una contributiva e l’altra retributiva. Si prevederebbe un anticipo pensionistico solo per la parte contributiva: 62/63 anni e 20 anni di contributi. Il resto (ovvero la quota retributiva) si otterrebbe al compimento del 67esimo anno di età. Nel concreto, la proposta avanzata dall’Inps tramite il suo presidente, prevederebbe dunque finestre di uscita per i lavoratori fragili ma anche per i lavoratori gravosi. Ancora, garantirebbe anche facilitazioni per i disoccupati anziani. Una proposta però che ha immediatamente incontrato pareri scettici. Il Presidente della Commissione parlamentare Controllo Enti previdenza e assistenza sociale del Senato, Tommaso Nannicini, ha detto: “Serve un intervento organico sulle pensioni, lasciando perdere le sperimentazioni che avvantaggiano i soliti noti e rispondere a domanda di equità più che di flessibilità“.
Insomma saranno settimane difficili con un interminabile tira e molla tra sindacati e Governo.
Riforma Pensioni news, altre ipotesi dopo Quota 100
Il 31 dicembre si avvicina e tante sono le ipotesi da valutare. Al di là delle due quote (contributiva e retributiva) proposte da Tridico, le alternative alla Quota 100 si stanno susseguendo. Nei giorni scorsi si è parlato di Quota 41, proposta dai sindacati. Un’opzione che potrebbero sfruttare uomini e donne indifferentemente e che non fisserebbe dunque differenza su età e contribuiti. Ma anche Quota 102 è stata presentata come alternativa a Quota 100: consentirebbe di andare in pensione a 64 anni di età (indicizzata alla aspettativa di vita) e 38 anni di contributi di cui non più di 2 anni figurativi (esclusi dal computo maternità, servizio militare, riscatti volontari). E ancora Quota 92, che consentirebbe di uscire dal mondo del lavoro a 62 anni con 30 anni di contributi. Unica nota dolente: un bel taglio sull’assegno (si stima intorno al 3%).