Economia

Pensioni anticipate, quota 100 non convince: le scelte del 2021

Pensioni anticipate, da Quota 100 a Opzione Donna: cosa hanno scelto gli italiani tra le varie possibilità a disposizione per smettere di lavorare

Pensioni anticipate

Quando si parla di pensioni anticipate sappiamo che le opzioni da prendere in considerazione possono essere tante. Dalla Quota 100 a Opzione Donna, passando poi per altre soluzioni non sempre vantaggiose. Ma quali sono state le opzioni più gettonate dagli italiani per andare in pensione nell’ultimo anno? Non sempre rinunciare a qualche anno di lavoro risulta vantaggioso, ecco perché i sindacati sono sempre in prima linea per tutelare gli interessi dei lavoratori. Facciamo allora il punto della situazione fino ad oggi concentrandoci su quello che è un dato di fatto: Quota 100 non convince perché risulta essere decisamente penalizzante per i lavoratori che devono accontentarsi di andare in pensione con un netto taglio sull’assegno.

Pensioni anticipate, Quota 100 in calo

Considerando il periodo che va da giugno a settembre, sia nel settore pubblico che nel privato, le domande di pensionamento anticipato sono calate a poco più di 36mila e sono state superate dalle pensioni di anzianità. Al mese di ottobre, Quota 100 ha interessato 242.361 persone che hanno ottenuto la pensione con i requisiti minimi di 62 anni e 38 di contributi.

Negli ultimi quattro mesi, invece, le nuove pensioni anticipate con i requisiti di 42 anni e 10 mesi di contribuzione (41+10 per le donne) hanno raggiunto la soglia delle 55mila richieste Questa opzione è stata scelta complessivamente da 241.820 persone (dati forniti da Il Sole 24Ore).

Pensioni anticipate, Opzione Donna continua a riscuotere successo


Opzione Donna rappresenta la possibilità, per le lavoratrici autonome e subordinate, di andare in pensione in maniera anticipata rispetto ai trattamenti previdenziali ordinari, ossia la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata. Questa misura è riservata esclusivamente alle lavoratrici iscritte all’Ago (Assicurazione generale obbligatoria), ed ai fondi ad essa sostitutivi od esclusivi. Non rientrano nell’elenco di persone che possono sfruttare questa possibilità, dunque, le lavoratrici iscritte alla Gestione separata INPS. Ad oggi questa soluzione è ancora molto gettonata e risulta essere in assoluto tra le più scelte dalle italiane in procinto di salutare il mondo del lavoro: Opzione Donna è stata scelta da 42mila lavoratrici e finora ad ottenerla sono state in 30.637.

Della sua eventuale proroga si è discusso tanto con la proroga al 2023 che a un certo punto è sembrata essere fortemente in bilico a causa del Governo che l’ha ritenuta troppo poco vantaggiosa per le casse dello Stato. La nuova Legge di Bilancio 2021, dunque, fisserà nuove condizioni per quanto riguarda il delicato tema delle pensioni anticipate? Non ci resta che attendere per scoprirlo. Nel frattempo, chi necessita di maggiori informazioni sulla sua condizione contributiva può rivolgersi a un esperto professionista che rimane la persona più indicata per potersi togliere ogni dubbio su un argomento sempre delicato.

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