Economia

Pensioni ultime notizie, assegno di garanzia di 780 euro per i giovani. Arriva la proposta dei sindacati

Dall'incontro tra Governo e sindacati emerge la proposta delle pensioni di garanzia per i giovani a partire da 780 euro al mese

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Pensioni ultime notizie, arriva la proposta dei sindacati di istituire un assegno di garanzia per i giovani pari a 780 euro da integrare in base agli anni di lavoro. Questo è quanto emerso dall’incontro tra Governo e sindacati che trattava proprio il tema delle pensioni per i giovani. Quest’ultimi risulterebbero infatti penalizzati dal lavoro precario e discontinuo al momento del raggiungimento degli anni per la pensione. Dunque è necessario far fronte a tale disagio e trovare una soluzione idonea. All’incontro era presente anche Nunzia Catalfo, Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, che sembra avere tutte le buone intenzioni di ascoltare ciò che i sindacati chiedono per la riforma delle pensioni. Scopriamo perciò in cosa consiste la proposta di istituire un assegno di garanzia di 780 euro per i giovani.

Assegni dignitosi ai giovani: la proposta delle pensioni di garanzia a 780 euro

Per i sindacati è indispensabile pensare ai giovani che, a causa di problematiche non imputabili a loro, si ritroverebbero a percepire pensioni al di sotto della soglia di povertà. In effetti negli ultimi decenni il lavoro fisso è diventato un miraggio e in molti saltano da un lavoro all’altro, si inventano attività da svolgere pur di essere sul mercato del lavoro. Ne conseguono vuoti contributivi, periodi di lavoro con retribuzione anche molto bassa, e via discorrendo. E’ giusto dunque tutelare i giovani in questo senso.

Cosa propongono i sindacati? Si parla di pensioni di garanzia per i giovani. L’idea è quella di istituire appunto un assegno minimo, pari a quello della pensione di cittadinanza. L’ammontare è di 780 euro, una base da cui partire e da integrare in base agli anni in cui si è stati sul mercato del lavoro in varie forme. L’ipotesi è stata per il momento accolta dal Governo ma dovrà ovviamente essere attentamente vagliata.

Il problema sono sempre le risorse. E’ possibile che una riforma del genere, che tenti di costituire delle pensioni solide anche per le categorie svantaggiate come i giovani ma anche le donne, possa essere spalmata su più manovre finanziarie. Intanto è emerso che le pensioni di garanzia per i giovani dovrebbero riguardare coloro che hanno iniziato a lavorare nel 1996, e che rientrano perciò solo nel sistema contributivo. L’Inps e il Governo si sono impegnati a fare delle simulazioni per comprendere la fattibilità di un provvedimento del genere.

Inoltre, dalle ultime notizie sulle pensioni emerge anche l’interesse dei sindacati per il riscatto della laurea. Benché sia stato già reso più leggero in termini economici, attualmente è ancora troppo costoso.

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