Pensioni, i sindacati chiedono la rivalutazione degli assegni
Le ultime notizie sul tema pensioni riguardano la richiesta dei sindacati della rivalutazione degli assegni
Le ultime notizie sul tema pensioni fanno emergere una richiesta importante da parte dei sindacati: la rivalutazione degli assegni. Di cosa si tratta? Nel corso della giornata di ieri è avvenuto un incontro tra i leader di Cisl, Uil e Cgil e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Inoltre è previsto un tavolo tecnico a Palazzo Chigi nella giornata di venerdì, proprio per discutere di questa tematica. Ma cosa chiedono i sindacati? In cosa consiste la rivalutazione degli assegni? Si tratta dell’adeguamento dei trattamenti previdenziali all’inflazione. Ecco tutte le ultime notizie sulle pensioni.
PENSIONI ULTIME NOTIZIE, I SINDACATI CHIEDONO LA RIVALUTAZIONE DEGLI ASSEGNI PENSIONISTICI: ECCO DI COSA SI TRATTA
Non tutti sanno cosa sia la rivalutazione delle pensioni. Ciò che i sindacati chiedono è che gli assegni previdenziali siano adeguati all’inflazione. Ma come funziona ora questo meccanismo? Al momento, per coloro che percepiscono più di 1.520 euro al mese lordi, viene riconosciuto un adeguamento parziale e decrescente, che varia in base al reddito del pensionato.
Per l’anno in corso era stato previsto un sistema di rivalutazione quasi piena dei trattamenti pensionistici. Doveva essere adottata solamente una lieve riduzione dell’aumento per determinate fasce di reddito. Invece il precedente Governo M5S-Lega ha previsto un meccanismo abbastanza penalizzante, su base triennale. La riduzione della rivalutazione viene applicata sull’intero assegno. I trattamenti pensionistici più elevati arrivano a subire una decurtazione pari al 60%. La decisione di proseguire su questa strada era stata dettata dai risparmi che ne sarebbero derivati. Si parla di 253 milioni di euro nel 2019, 742 milioni per l’anno 2020 e 1,2 miliardi nel 2021. Dunque, se si decidesse di attuare una diversa rivalutazione degli assegni a favore dei pensionati, verrebbero perse queste risorse, utili al fine di poter investire anche su altro. Sicuramente nel tavolo di venerdì a Palazzo Chigi verrà discussa tale questione al fine di comprendere se ci siano dei margini per la rivalutazione degli assegni.
Sicuramente il tema relativo a una riforma delle pensioni sostenibile per lo Stato ma anche vantaggiosa per i cittadini, è molto sentito. Il problema è che, con il precedente Governo, sono state introdotte misure come le pensioni quota 100 che accontentano almeno in parte i lavoratori. Il pensionamento anticipato però costa caro non solo su base annuale, ma anche alle generazioni future. Per questo motivo parte del Pd e i renziani vorrebbero eliminare la misura. C’è da dire però che le domande sono calate, consentendo di risparmiare e ottenere risorse da investire su qualcos’altro.