Pensioni 2020 quota 100 e quota 41: tutte le novità
Ecco tutte le novità della riforma pensioni 2020 per quanto riguarda la quota 100 e la quota 41
Pensioni 2020: quali sono le novità su quota 100 e quota 41? La crisi del Governo formato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, e la formazione di una nuova maggioranza con la collaborazione dei pentastellati con il Partito Democratico, ha aperto nuovi scenari. Dunque cosa ne sarà della quota 100 e della quota 41? Facciamo il punto della situazione per quanto riguarda queste due misure di cui si era parlato con il primo Governo Conte per comprendere se c’è ancora spazio per loro nel sistema previdenziale dei prossimi anni.
PENSIONI 2020 QUOTA 100 E QUOTA 41: COSA SUCCEDERA’ A QUESTE MISURE?
Le pensioni quota 100 sono state introdotte dal Governo M5S-Lega al fine di superare, almeno in parte, la Legge Fornero. Con quest’ultima i lavoratori devono attendere fino al compimento dei 67 anni di età per lasciare il lavoro. Con l’entrata in scena della quota 100 è stato previsto un meccanismo di pensionamento anticipato abbastanza vantaggioso. Si può infatti andare in pensione già a 62 anni di età con 38 anni di contributi versati. C’è ancora posto per la quota 100 nel nuovo sistema previdenziale a cui sta pensando il Governo M5S-Pd?
Come ormai è noto, la quota 100 è una misura di durata triennale sperimentale, che terminerà nel 2021. Nella Nota di aggiornamento al Def del 30 settembre 2019 non si parla di questa misura che dunque non subirà grandi modifiche e dovrebbe arrivare alla sua conclusione naturale nel 2021. Sta di fatto però che non si escludono dei piccoli cambiamenti. Era stato ipotizzato di rendere il divieto di cumulo con altri redditi da lavoro assoluto, e non solo limitato alla soglia dei 5mila euro lordi l’anno.
Cosa ne sarà invece della quota 41 per tutti che era stata tanto decantata nel precedente Governo Conte? C’è spazio per questa misura nel 2020? Attualmente questa misura non sembra essere stata presa in considerazione per la manovra finanziaria in fase di definizione. Questa misura doveva prevedere l’uscita dal mondo del lavoro per tutti al raggiungimento dei 41 anni di contributi versati. Doveva essere il passo successivo a quota 100 al fine di superare la tanto criticata Legge Fornero.
Per il momento, le uniche misure che trovano spazio nella Legge di Bilancio del 2020 sono l’opzione donna e l’Ape social, che sono state prorogate. Le pensioni 2020 dunque non subiranno delle modifiche sostanziali ma si cercherà di trovare un buon punto d’incontro tra risorse a disposizione e interessi dei cittadini. Ancora molto c’è da fare, soprattutto per quanto riguarda le donne, attualmente svantaggiate dalle misure a disposizione.