Reddito di cittadinanza ultime notizie: sono solo 12 le rinunce al sussidio
Le rinunce al reddito di cittadinanza sono solo 12. Il Presidente dell'Inps Pasquale Tridico svela tutti i numeri di questo sussidio
Reddito di cittadinanza ultime notizie: sono solo 12 le rinunce al sussidio. Se a seguito dell’accettazione delle prime domande relative al reddito di cittadinanza si era parlato di un flop, ci pensa il Presidente dell’Inps a far sapere come stanno realmente le cose. Ha dunque fatto sapere che è una fake news quella secondo la quale ci sarebbero delle rinunce in massa al sussidio. Scopriamo quindi quante sono le domande inoltrate dai cittadini per ottenere il reddito di cittadinanza e perché sono presenti delle rinunce.
REDDITO DI CITTADINANZA ULTIME NOTIZIE, ARRIVANO SOLO 12 RINUNCE: ECCO TUTTI I NUMERI
Le domande inoltrate dai cittadini per il reddito di cittadinanza, alla data del 31 maggio 2019, erano 1 milione e 270 mila. Quelle respinte sono pari al 25%. A fornire i numeri ufficiali è Pasquale Tridico, presidente dell’Inps. Se si dovesse proseguire con questo andamento, potrebbe esserci un risparmio pari ad un miliardo che il Governo potrebbe utilizzare per altre cose.
Ma davvero la misura è un flop? Quante sono state le rinunce? Nelle scorse settimane si era parlato di insuccesso del reddito ci cittadinanza a causa di un gran numero di rinunce. La realtà dei fatti è però che le rinunce presentate sono solo 12. Per il resto Tridico fa sapere che si tratta di fake news. Alcuni dati che sono stati veicolati dai media non sarebbero altro che il frutto di fonti poco attendibili. Addirittura si era parlato di 100mila persone che avrebbero restituito il sussidio.
Da dove arrivano queste 12 rinunce? Il Presidente dell’Inps ha fatto sapere che ad esempio, a Napoli, Genova e Palermo, alcune persone si erano informate. Pare però che dietro ci fossero le aziende per le quali lavoravano in nero. Queste, temendo di ricevere sanzioni, avrebbero spinto i beneficiari a rinunciare. Sta di fatto che il reddito di cittadinanza è da sempre stato boicottato dalle altre forze politiche. Non piace quasi a nessuno questo sussidio, ritenuto da molti sbagliato. Viene contestata infatti la possibilità di accedervi lavorando in nero, oppure stando comodamente seduti sul divano. Per ora pare non sia stato trovato lavoro per i beneficiari del sussidio, ma bisognerà attendere ancora un po’. Attualmente i Centri per l’impiego non stanno svolgendo il loro compito di ricerca attiva di un lavoro per i beneficiari. Sicuramente, con l’entrata in scena dei navigator, le cose potrebbero cambiare. Queste figure professionali si occuperanno di indirizzare coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro o nella frequentazione di corsi di formazione.