Pensioni d’oro, a giugno arrivano i tagli del Governo
Per quanto riguarda le pensioni d'oro, a partire da giugno arrivano i tagli agli assegni superiori ai 100mila euro
Pensioni d’oro, da giugno arrivano i tagli del Governo per gli importi al di sopra dei 100mila euro. Continua la rivoluzione del Governo M5S-Lega per quanto riguarda il sistema pensionistico italiano ed ora tocca agli assegni più elevati. La legge di bilancio prevede che, a partire dal giorno 1 gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2023, ci siano delle decurtazioni sugli assegni pensionistici che superino l’importo dei 100mila euro lordi l’anno. L’Inps dunque fa chiarezza su questi tagli alle pensioni d’oro, con la circolare n. 62 del 7 maggio 2019. Scopriamo dunque come verranno effettuati i tagli in base all’importo percepito dai pensionati.
Pensioni d’oro, a partire da giugno arrivano i tagli voluti dal Governo M5S-Lega: a quanto ammonta la decurtazione?
La decurtazione relativa alle pensioni d’oro varia in base alla fascia dell’importo. A quanto pare, per assegni che vanno dai 100mila ai 130mila, è previsto un taglio pari al 15% della parte eccedente. La decurtazione è pari invece al 25% per importi che vanno dai 130mila ai 200mila euro. Il 30% per la parte eccedente viene applicato dai 200mila ai 350mila euro. Si sale al 35% per le pensioni dai 350mila ai 500mila euro. Infine, per importi superiori ai 500mila euro lordi l’anno, il taglio è del 40%.
A subire i tagli saranno 24mila pensionati
I tagli alle pensioni d’oro avranno una durata quinquennale. Ad essere interessati da questo provvedimento sono circa 24mila pensionati. Il risparmio previsto dal Governo dovrebbe essere di poco superiore ai 415 milioni di euro. Si tratta di meno del 5% della spesa prevista per il triennio sperimentale di quota 100.
Chi è escluso dai tagli alle pensioni d’oro: ecco quali categorie si “salvano” dal provvedimento
Ci sono alcune categorie di pensionati che non saranno interessati dai tagli previsti alle pensioni d’oro. Le pensioni di invalidità non subiranno decurtazioni, così come i trattamenti pensionistici per i superstiti e a favore delle vittime del dovere o di attentati terroristici. Inoltre per le pensioni d’oro, i tagli riguarderanno solo gli importi soggetti al calcolo con sistema retributivo o misto. Le pensioni che vengono calcolate totalmente con il sistema contributivo, di conseguenza, non subiranno alcun taglio.
Pensioni d’oro, i tagli arrivano da giugno: non mancano le polemiche
A partire dal mese di giugno dunque, coloro che hanno importi pensionistici superiori ai 100mila euro, subiranno i tagli voluti dal Governo. Già si prevedono diversi ricorsi e proteste riguardo questa misura. In passato infatti, i prelievi forzosi sulle pensioni erano stati ritenuti illegittimi dalla Corte Costituzionale.