Pensioni quota 100 ultime notizie, disoccupazione e malattia non possono essere considerate nei 35 anni di contributi
Per il calcolo degli anni di contributi versati per le pensioni quota 100, servono almeno 35 anni di contributi al netto di malattia e disoccupazione
Pensioni quota 100 ultime notizie, la disoccupazione e la malattia non possono essere considerate nei 38 anni di contributi? Come sappiamo i requisiti per accedere a questa nuova misura, introdotta dal Governo M5S-Lega, sono 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. In quest’ultimo calcolo sorgono dei dubbi riguardanti periodi di disoccupazione o di malattia, che a quanto pare non possono essere inclusi. Scopriamo dunque come funziona con disoccupazione, malattia o equivalenti ed entro quali limiti si possono considerare ai fini del periodo contributivo per la pensione.
PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, ECCO COME CALCOLARE GLI ANNI DI CONTRIBUTI IN CASO DI PERIODI DI MALATTIA E DISOCCUPAZIONE
Per i lavoratori dipendenti, operanti nel settore privato, vale ancora la norma presente nell’art. 22 comma 1, lett. b), Legge 153/1969. In questa si chiede il possesso di 35 anni di contributi al netto di periodi di disoccupazione, malattia e/o prestazioni equivalenti. Dunque ne consegue che la contribuzione accreditata nell’arco di questi periodi serve per il perfezionamento dei 38 anni di contributi richiesti per le pensioni quota 100. E’ però necessario che almeno 35 anni di contribuzione siano calcolati senza tenere conto di malattia e disoccupazione o simili, come Mini-ASpI, ASpI, ecc.
Grazie al cumulo dei periodi contributivi, è più semplice raggiungere gli anni di contribuzione necessaria per l’uscita anticipata dal lavoro. Si possono dunque sommare periodi assicurativi presso diverse forme previdenziali. E’ possibile inoltre riscattare alcuni periodi di mancato lavoro o di studio attraverso altre misure introdotte con la nuova riforma, la pace contributiva e il riscatto della laurea agevolato.
PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, LA NUOVA MISURA DEL GOVERNO PIACE AGLI ITALIANI
Le pensioni quota 100 sono state una delle novità più importanti del Governo giallo-verde, fortemente volute dalla Lega. Si tratta di una misura sperimentale, della durata di tre anni, dal 2019 al 2021. In questo periodo si valuterà l’efficacia della quota 100. L’obiettivo è quello di superare, almeno in parte, la Legge Fornero, che comporta il pensionamento in età avanzata togliendo dignità ai lavoratori. In tal modo è possibile per molte persone lasciare il lavoro fino a 5 anni prima dell’età pensionabile. Questo, negli obiettivi del Governo, deve portare anche ad un turnover delle forze lavoro all’interno degli uffici sia pubblici che privati, sia per combattere la disoccupazione, sia per portare innovazione. Solo in questo modo si può cercare di far ripartire l’economia. Intanto l’adesione alle pensioni quota 100 è stata massiccia, e sono molte le domande arrivate all’Inps. Nei prossimi mesi sarà possibile scoprire se, gli obiettivi fissati dall’esecutivo, verranno raggiunti effettivamente.