Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie, l’Inps chiarisce i requisiti contributivi e la decorrenza

L'Inps chiarisce la decorrenza e i requisiti delle pensioni quota 100, facendo luce anche sul cumulo dei contributi

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Pensioni quota 100 ultime notizie, l’Inps chiarisce i requisiti contributivi e la decorrenza. Lo ha fatto con il messaggio n. 1551 del 2019, in cui si specificano le modalità di determinazione delle finestre relative alla decorrenza. Inoltre si spiega in quali casi sia possibile cumulare i periodi di lavoro. In questo documento viene confermata la computabilità della contribuzione nel caso di periodi di fruizione della NASpI. Con questo messaggio dunque l’Istituto fa chiarezza su diversi argomenti rimasti oscuri per i cittadini a seguito della nuova riforma delle pensioni. Con quest’ultima entra in scena la quota 100 ma ci sono anche l’opzione donna e la pensione anticipata. Scopriamo dunque tutto quello che c’è da sapere.

PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, L’INPS CHIARISCE LA DECORRENZA E I REQUISITI CONTRIBUTIVI PER LE PENSIONI ANTICIPATE

Con il messaggio dell’Inps si chiariscono le modalità di accesso alle pensioni anticipate previste a partire dal 2019. Sono applicabili tutte le disposizioni in materia di maggiorazione dell’anzianità contributiva e sulla rivalutazione dei periodi lavorativi per poter conseguire la pensione anticipata. E’ stato anche accertato che, la contribuzione accreditata nei periodi di percezione della NASpI, può essere utilizzata per il raggiungimento dei 38 anni di contributi.

Per le pensioni quota 100, coloro che hanno volto attività lavorativa con qualifica diversa da quella delle Forze di polizia, delle Forze armate, del personale operativo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e della Guardia di Finanza, così come i titolari di un trattamento pensionistico tabellare, di una pensione di guerra, possono accedere a questa misura cumulando i periodi assicurativi. Con le pensioni quota 100, per l’esercizio della facoltà di opzione per il sistema di calcolo contributivo, deve essere in possesso di almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 e 15 anni di contributi di cui almeno 5 anni dal 1996, presso ogni gestione interessata al cumulo.

Chi invece precedentemente alla data di presentazione della domanda avesse cessato l’attività lavorativa, ha come decorrenza del trattamento diverse date. I dipendenti della pubblica amministrazione hanno come decorrenza il giorno 1 agosto 2019 se i requisiti sono stati maturati entro il 29 gennaio di questo anno. Dopo sei mesi invece se la maturazione è avvenuta dopo il 30 gennaio. I lavoratori privati in gestione esclusiva, invece, hanno come decorrenza la data dell’1 aprile 2019 se hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018. Devono invece trascorrere tre mesi per chi matura i requisiti dopo questa data. I dipendenti privati con cumulo hanno come decorrenza della liquidazione il giorno 1 aprile 2019 se hanno la stessa decorrenza. Per il computo dell’anzianità contributiva di 38 anni, invece, non sono necessarie le anzianità derivanti dalla prosecuzione volontaria dei versamenti di contributi. La contribuzione che è stata accreditata per periodi lavorativi precedenti i 18 anni di età, è moltiplicata per 1,5. Viene anche valorizzata la contribuzione figurativa, come quella accreditata per periodi di disoccupazione, malattia e via dicendo.



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