Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie, Inps taglia le pratiche per le pensioni “normali”

Secondo alcune fonti, l'Inps avrebbe tagliato del 25% le pratiche per le pensioni "normali" in favore delle pensioni quota 100

pensioni quota 100

Pensioni quota 100 ultime notizie, l’Inps taglia le pratiche per le pensioni normali? L’arrivo di questa nuova misura, che ha ottenuto un grande successo in termini di domande presentate dai lavoratori, ha comportato un’ulteriore mole di lavoro per l’Istituto. Ne è conseguito dunque un taglio delle pratiche per le pensioni “normali”, pari al 25%. Dunque si privilegiano al momento i pensionamenti anticipati con la quota 100. Cosa ne pensa l’Inps di questo? E’ davvero così? L’Istituto ha negato tutto al riguardo ma pare ci siano delle prove di questo.

PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, INPS TAGLIA DEL 25% LE PRATICHE PER LE PENSIONI NORMALI? ECCO COSA STA SUCCEDENDO

Stando a quanto affermato dall’Inps, attualmente sarebbero in pagamento circa 35mila pensioni con quota 100. Le altre, invece, verranno liquidate a partire dal mese di maggio. Sono stati anche considerati gli importi medi. Le pensioni quota 100 porterebbero ad un assegno mensile medio di 1.865 euro. A dichiararlo è stato Tridico, presidente dell’Inps. Tra le 117mila domande pervenute, la maggioranza sono di persone di età compresa tra i 63 e i 65 anni e di dipendenti del settore privato. Sono 40mila invece le domande dei dipendenti pubblici.

L’Inps ha come obiettivo quello di erogare, entro il mese di maggio, 50mila assegni per le uscite anticipate. Ma cosa sta succedendo invece alle pensioni classiche? Repubblica riporta che, con l’arrivo delle pensioni quota 100, l’Inps avrebbe tagliato del 25% le pratiche relative alle pensioni “normali”. L’Inps avrebbe messo tali pratiche in coda autorizzando invece ben tre finestre di pagamento straordinario per la quota 100 nel mese di aprile, l’1, l’8 e dopo il 20 di aprile.

Secondo Repubblica, dall’inizio dell’anno coloro che hanno chiesto la pensione con la quota 100 ottengono l’assegno prima rispetto a coloro che hanno chiesto l’uscita con le pensioni tradizionali. Nei primi tre mesi di quest’anno, le pratiche accolte per la quota 100 sarebbero 37.172 mentre quelle per le pensioni normali solo 23.532 Le domande accolte per le pensioni di vecchiaia avrebbero subito un evidente calo, pari al 25%.

Cosa ne pensa l’Inps in proposito? L’Istituto ha affermato che “l’impegno profuso dall’Istituto ha consentito di liquidare oltre la metà delle pensioni Quota 100 aventi decorrenza 1 aprile“. L’Inps ha però specificato che questo non avrebbe “comportato un allungamento dei tempi di pagamento delle altre tipologie di pensione, con un volume di nuove pensioni liquidate sensibilmente migliorato nel primo trimestre 2019 rispetto al 2018“. Tridico in proposito ha detto che “nel primo trimestre 2018 sono state definite il 68% delle domande di pensione, nello stesso periodo del 2019, senza considerare Quota 100, tale percentuale è salita al 72%”.



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