Pensioni ultime notizie, come funzionano il riscatto della laurea e dei contributi?
Con la riforma delle pensioni vengono introdotte importanti novità riguardo il riscatto della laurea e dei contributi, che risulta agevolato
Pensioni ultime notizie, come funzionano il riscatto della laurea e dei contributi? Con il decretone è stata introdotta la riforma del sistema pensionistico. Questo decreto è stato approvato dalla Camera e passa quindi al Senato per l’approvazione definitiva per arrivare alla conversione in legge. Come sappiamo sono state introdotte delle misure nuove e ne sono state prorogate delle altre. Tutte richiedono comunque il raggiungimento di alcuni anni di contributi versati. Ma come si può fare per riscattare alcuni periodi? Parliamo ovviamente del riscatto della laurea e dei contributi in generale, che presentano delle novità proprio grazie al decreto del Governo M5S-Lega. Scopriamo dunque cosa cambia con il nuovo sistema di riscatto degli anni di contribuzione.
PENSIONI ULTIME NOTIZIE: GLI ANNI DI CONTRIBUTI NECESSARI PER ANDARE IN PENSIONE CON LE DIVERSE MISURE INTRODOTTE
Per lasciare il lavoro con le pensioni quota 100, è necessario non solo aver compiuto 62 anni di età, ma anche aver versato 38 anni di contributi. Anche le altre misure richiedono dei contributi minimi versati, che non devono necessariamente derivare da anni effettivi di lavoro svolto. E’ il caso dell’opzione donna, che richiede il versamento di 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2018, con il compimento di 58 anni di età per le dipendenti e 59 per le autonome. Per la pensione anticipata sono invece necessari 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. I lavoratori precoci, invece, devono aver versato 41 anni di contributi.
RISCATTO DELLA LAUREA E DEI CONTRIBUTI, COSA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLE PENSIONI INTRODOTTA DAL GOVERNO
Ma cosa cambia per quanto riguarda il riscatto dei contributi? Per il triennio 2019-2021 si possono riscattare 5 anni di periodi non coperti da contribuzione. Si può fare in parte o del tutto. Possono usufruire di questa possibilità coloro che sono soggetti al calcolo contributivo per la totale liquidazione della pensione.
Per quanto riguarda il riscatto della laurea, con la riforma delle pensioni ci sono alcuni cambiamenti. Questi riguardano i periodi da valutare con il sistema contributivo. Per riscattare gli anni di studio finalizzati alla laurea, si deve versare, per ogni anno, un contributo corrispondente al livello minimo imponibile annuo. Questo è pari a 15.710 euro per l’anno 2018. Va poi moltiplicato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti.
Dunque questo è il nuovo sistema derivante dal decretone in via di approvazione definitiva. L’ufficialità ci sarà solo nel momento in cui verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.