Economia

Pensioni ultime notizie opzione donna, si può continuare a lavorare?

Chi lascia il lavoro con l'opzione donna può continuare a lavorare? Ecco quali sono le ultime notizie riguardo la riforma delle pensioni

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Pensioni ultime notizie opzione donna: chi sceglie di uscire dal mondo del lavoro con questa misura può continuare a lavorare? L’opzione donna è una delle vie d’uscita per le lavoratrici purché siano in possesso di determinati requisiti. Bisogna aver versato almeno 35 anni di contributi e aver compiuto 58 anni di età, per le lavoratrici dipendenti, e 59 anni per le lavoratrici autonome. Si può dunque lasciare il lavoro prima rispetto all’età pensionabile prevista dalla Legge Fornero. Il metodo utilizzato per quantificare l’assegno è quello del ricalcolo contributivo. Ma le donne che lasciano il lavoro con opzione donna possono continuare a lavorare? Scopriamo cosa prevede la riforma delle pensioni.

RIFORMA PENSIONI ULTIME NOTIZIE, CHI LASCIA IL LAVORO CON OPZIONE DONNA PUO’ CONTINUARE A LAVORARE?

Come ormai è noto, chi sceglie di andare in pensione con la quota 100 non può cumulare l’assegno pensionistico con altri redditi da lavoro. Questi, nel caso di quella misura, non possono superare i 5mila euro lordi l’anno percepiti per collaborazione occasionale. Cosa succede invece nel caso dell’opzione donna? Le donne possono continuare a lavorare sommando i due redditi?

Secondo quanto emerge dal decreto, pare che tale punto non sia del tutto chiaro e dunque non è semplice fare luce una volta per tutte sulla possibilità per le lavoratrici di poter continuare a lavorare. Considerando che il legislatore non è stato chiaro al riguardo, bisogna cercare di venirne a capo comunque. La deduzione più logica è che le donne che scelgono di lasciare il lavoro con l’opzione donna non possano cumulare il reddito con quello da lavoro. Questo in virtù del fatto che la pensione viene liquidata seguendo il sistema contributivo ed in tal caso la Riforma Dini del 1995 impedisce il cumulo con altro reddito.

In realtà però l’opzione donna non segue il sistema contributivo puro di cui si parlava nella riforma Dini. Si può quindi dedurre che,  non essendo specificato il divieto nella nuova riforma, si possa cumulare la pensione con il lavoro come accade con la pensione anticipata e con quella di vecchiaia.

Ricordiamo intanto che per accedere all’opzione donna bisogna aver maturato 35 anni di contributi alla data del 31 dicembre 2018. Le lavoratrici autonome devono aver compiuto 59 anni di età e le dipendenti 58.

Insomma, non è specificato nella riforma delle pensioni quali siano le regole per il cumulo del reddito pensionistico con quello da lavoro per chi lascia con l’opzione donna. Al contrario, chi esce dal mondo del lavoro con la quota 100 ha il divieto di cumulo fino al raggiungimento dell’età pensionabile. In quel caso il legislatore specifica in modo chiaro la norma.



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