Pensioni quota 100 ultime notizie, cosa cambia nella manovra
Le pensioni quota 100, nonostante una riduzione delle risorse a disposizione, rimarranno invariate rispetto a quanto promesso. Ecco quali sono le caratteristiche
Cosa cambia nella manovra per quanto riguarda le pensioni quota 100? Scopriamo quali sono le ultime notizie. Questa formula per l’uscita anticipata dal lavoro è parte integrante del contratto di Governo tra Lega e M5S. Le pensioni quota 100 diventeranno effettive con un Decreto Legge che dovrà essere approvato all’inizio del prossimo anno, a seguito del via libera alla Legge di Bilancio 2019. In questa sono infatti contenute le risorse necessarie per far sì che la riforma del sistema pensionistico possa essere attuata. A preoccupare in questi giorni è la riduzione delle risorse per la revisione al ribasso del rapporto tra il deficit e il Pil. Per il 2019 a disposizione ci sono 4,7 miliardi.
PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, COME FUNZIONA L’USCITA ANTICIPATA DAL LAVORO CON QUESTA FORMULA
Nonostante la riduzione delle risorse, il meccanismo che era stato deciso in questi mesi non subirà delle modifiche. Dunque, già dal giorno 1 aprile 2019, ci saranno i primi pensionati con la formula delle pensioni quota 100. Ad annunciarlo è Giovanni Tria, il Ministro dell’Economia. Quali sono i requisiti minimi per l’uscita anticipata dal lavoro? Bisogna aver compiuto i 62 anni di età e aver versato 38 anni di contributi. Dunque si può anticipare la pensione di cinque anni rispetto a quella di vecchiaia, che dal 2019 si può ottenere non prima dei 67 anni di età.
Ci saranno delle penalizzazioni? Non sono previste delle vere e proprie penalizzazioni per chi sceglie di lasciare il lavoro prima del previsto. E’ ovvio però che l’assegno di chi andrà in pensione a 62 anni sarà inferiore rispetto a quello che avrebbe percepito uscendo dal lavoro a 67 anni. Questo in virtù del minore numero di anni di contributi versati. Si prenderà di meno ma per più tempo, anticipando la pensione di alcuni anni.
Come farà il Governo a contenere le spese mantenendo le promesse fatte all’Ue? Esistono dei paletti alla misura delle pensioni quota 100. Uno di questi è costituito dal sistema delle finestre. A partire dal raggiungimento dei requisiti richiesti per questa misura e il pagamento dell’assegno pensionistico, dovranno passare tre mesi. Queste tempistiche potrebbero divenire più elevate nel caso in cui le domande fossero superiori a quelle previste. Tutto ciò riguarda solamente i dipendenti privati. Diversa è la situazione per i dipendenti pubblici, che avranno a disposizione delle finestre semestrali alle quali va aggiunto un preavviso di tre mesi.
Altro paletto sarà il divieto di cumulo con altri redditi da lavoro che superino i 5mila euro lordi l’anno. Questo divieto durerà tutti gli anni di anticipo rispetto l’età per la pensione di vecchiaia. Dunque chi lascia a 62 anni avrà il divieto di cumulo fino ai 67 anni, e durerà dunque cinque anni. Il Governo M5S-Lega ha stimato che, nel 2019, a lasciare il lavoro con le pensioni quota 100 potrebbero essere circa 315mila persone, ovvero l’85% degli aventi diritto.