Pensioni quota 100 ultime notizie, si allungano i tempi per lasciare il lavoro
Diminuiscono le risorse da destinare alle pensioni quota 100: come cambia questa misura? Si allungano i tempi per uscire dal lavoro?
Quali sono le ultime notizie riguardanti le pensioni quota 100? A quanto pare potrebbero allungarsi i tempi per lasciare il lavoro. Massimo Durigon, sottosegretario al Lavoro, ha spiegato all’AdnKronos che il reddito di cittadinanza e la riforma del sistema pensionistico non faranno parte della Legge di Bilancio 2019. Per queste due misure è invece previsto un decreto specifico. A seguito delle trattative con l’Ue, c’è stato il riposizionamento sul deficit/pil al 2.04%. Ora saranno i tecnici a dover fare i conti con le risorse a disposizione. Dunque servono ancora delle tempistiche tecniche per far quadrare i conti senza rinunciare ai cavalli di battaglia del Governo M5S-Lega: il reddito di cittadinanza e le pensioni quota 100.
PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, CAMBIANO LE FINESTRE DI USCITA DAL LAVORO PER TUTTI?
Durigon ha spiegato che, in virtù delle diverse verifiche tecniche e dei vertici sugli emendamenti, le pensioni quota 100 potrebbero slittare. Intanto si è già ipotizzato da tempo che per gli statali le finestre potrebbero essere semestrali. Nel 2019 potrebbero uscire dal lavoro con la finestra del primo luglio i dipendenti pubblici per “dare il tempo per il turn over agli uffici della pubblica amministrazione“.
La rimodulazione sul deficit/pil al 2.04% porta necessariamente il Governo M5S-Lega a dover pensare a qualche taglio da fare. Come sappiamo le misure più costose sono anche quelle principali, perché promesse ai cittadini. Ma dove trovare le risorse necessarie? Cosa succederà ora alle pensioni quota 100 e al reddito di cittadinanza? Attualmente si può parlare solo di ipotesi in quanto reddito di cittadinanza e pensioni arriveranno con un decreto legge e non saranno presenti nella manovra che verrà discussa in Senato.
Una delle ipotesi che possono essere prese in considerazione per quanto riguarda le pensioni quota 100 è l’allungamento delle finestre che diventerebbero di 6 mesi. In questo modo si recupererebbe una buona somma rispetto alle previsioni iniziali. Questo però riguarderebbe solo i dipendenti pubblici. Chi raggiunge i requisiti richiesti per le pensioni quota 100 entro il 31 dicembre 2018, può andare in pensione a partire da ottobre 2018 dando quindi anche un anticipo di 6 mesi.
Insomma, la diminuzione delle risorse non sembra apportare ancora decisive modifiche rispetto alle previsioni iniziali. Il Governo sembra comunque intenzionato a mantenere due delle principali promesse fatte ai cittadini italiani in campagna elettorale e nei primi mesi di legislatura. Non ci resta che attendere i prossimi giorni per scoprire cosa succederà al sistema pensionistico italiano e come verranno impostate le pensioni quota 100 per i cittadini.