Pensioni quota 100 ultime notizie, cosa succede ai lavoratori della scuola
I lavoratori della scuola, in attesa delle pensioni quota 100, possono accedere alla pensione di vecchiaia e a quella anticipata. Ecco quali sono i requisiti
Pensioni quota 100 ultime notizie: cosa succede ai lavoratori della scuola? Questa misura ancora deve essere approvata, ma i lavoratori che si trovano in servizio presso gli istituti scolastici possono comunque uscire dal lavoro. Oggi vediamo quali sono i requisiti richiesti in attesa dell’avvio delle pensioni quota 100. Come sappiamo, con questa misura, i lavoratori di questo settore potrebbero avere una sola finestra annuale per lasciare il lavoro. In questo periodo dovranno maturare due requisiti: 62 anni di età e 38 anni di contributi.
PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE: LE NOVITA’ PER QUANTO RIGUARDA I LAVORATORI DELLA SCUOLA
I lavoratori della scuola potrebbero essere considerati un po’ penalizzati dalla misura delle pensioni quota 100. In effetti per loro si è parlato di finestre annuali contro le finestre trimestrali dei dipendenti privati e quelle semestrali dei dipendenti pubblici. Attualmente non c’è però nulla di ufficiale, dunque se questi lavoratori vogliono andare in pensione, devono affidarsi alle regole attualmente in vigore.
Quali sono i requisiti richiesti per accedere alla pensione? Quali sono le scadenze per la presentazione delle istanze di cessazione per chi lavora nel settore scolastico? Ricordiamo che queste domande di cessazione dal servizio devono essere presentate online fino al 12 dicembre. Questa regola vale sia per il personale ATA che per i docenti. I dirigenti scolastici, invece, possono presentare l’istanza di cessazione fino al 28 febbraio 2018.
I requisiti per il pensionamento a partire dal giorno 1 settembre 2019, sono attualmente i seguenti.
- PENSIONE DI VECCHIAIA – bisogna aver compiuto 67 anni di età entro il 1 agosto 2019 e gli anni di contributi versati devono essere 20.
- PENSIONE ANTICIPATA – entro il 31 dicembre 2019 bisogna avere un’anzianità contributiva di 43 anni e 3 mesi per gli uomini e di 42 anni e 3 mesi per le donne.
Dal prossimo anno possono invece subentrare le pensioni quota 100. Con queste si potrà andare in pensione a 62 anni di età con 38 anni di contributi versati. Per i lavoratori della scuola la finestra sarà quasi sicuramente annuale, a settembre di ogni anno, a differenza dei dipendenti pubblici, che avranno a disposizione finestre semestrali, e di quelli privati, con finestre trimestrali. Queste sono le anticipazioni riguardanti questa misura che verrà introdotta insieme alla Legge di Bilancio dal Governo M5S-Lega. L’obiettivo è quello di superare la Legge Fornero consentendo ai lavoratori di scegliere se andare in pensione prima del previsto. L’assegno pensionistico diminuirà proporzionalmente agli anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia. Si prenderà dunque di meno ma più a lungo. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti circa le pensioni quota 100 per i lavoratori della scuola.