Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie, cambiano i requisiti: si va in pensione a 64 anni?

Le ultime notizie riguardanti le pensioni quota 100 non sono confortanti. Si potrebbe dover attendere qualche anno in più per andare in pensione

pensioni quota 100

La misura delle pensioni quota 100 potrebbe cambiare, e non di poco. Invece di uscire dal lavoro all’età di 62 anni, come si era detto fino ad ora, si potrebbe dover attendere due anni in più. Cosa succede quindi? Le pensioni quota 100 diventano quota 104? A quanto pare il problema legato alle risorse a disposizione non è assolutamente da sottovalutare e si rischia di perdere alcuni dei cavalli di battaglia del Governo M5S-Lega. Alberto Brambilla, della Lega, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato come potrebbe essere modificata questa misura.

LE PENSIONI QUOTA 100 CAMBIANO: SI ARRIVA A QUOTA 104 CON 64 ANNI DI ETA’ E 40 DI CONTRIBUTI?

Che le pensioni quota 100 fossero a rischio lo avevamo capito da qualche giorno. La misura, che viene sostenuta soprattutto da Salvini e la Lega, potrebbe necessariamente subire delle modifiche a causa della mancanza dei fondi necessari. E’ infatti necessario recuperare qualcosa per abbassare il deficit ed evitare la procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Ci sono però da considerare le numerose promesse fatte agli elettori, ed effettuare dei tagli significherebbe venire meno a quanto professato in mesi, ma anche anni, di campagna elettorale. Il deficit dovrebbe abbassarsi dal 2,4% al 2% e per fare questo bisogna recuperare 7 miliardi dalla manovra economica.

Un vero problema, se si pensa che il costo della riforma del sistema pensionistico dovrebbe costare, solo nel 2019, 6,7 miliardi. Quindi cosa succede? Brambilla ha spiegato la sua idea al Corriere. A partire dal mese di marzo 2019 potrebbero uscire dal lavoro con la misura delle pensioni quota 100 coloro che hanno maturato i requisiti minimi (62 anni di età e 38 di contributi) il 31 dicembre 2018 da almeno due anni. Solamente questi lavoratori potrebbero dunque accedere alla pensione a partire dal prossimo anno. E tutti gli altri che matureranno i requisiti nei prossimi mesi? Dovranno aspettare ancora un po’. In estate potrebbero invece lasciare il lavoro coloro che hanno maturato i requisiti da 18 mesi. Secondo questa metodologia, dovrebbero uscire dal lavoro a scaglioni coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018. Questo significa che effettivamente si va in pensione a 64 anni, compiuti entro il 31 dicembre 2018. Questo significa che gli anni di contributi versati, al momento dell’uscita, è pari a 40.

A quanto pare le pensioni quota 100 perdono colpi e potrebbero deludere la platea di coloro che avrebbero maturato i requisiti richiesti nei prossimi mesi. Come reagirebbero gli italiani di fronte a questo evidente passo indietro del governo? Lo scopriremo nel corso delle prossime settimane.



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