Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie dipendenti pubblici, quando e come potranno lasciare il lavoro?

Cosa devono aspettarsi i dipendenti pubblici dall'uscita anticipata dal lavoro con la misura delle pensioni quota 100? Ecco quali sono le ultime indiscrezioni

pensioni quota 100

Quali sono le ultime notizie per i dipendenti pubblici per quanto riguarda le pensioni quota 100? Quando e come potranno uscire dal lavoro seguendo questa formula? Non ci sono ancora certezze, e la situazione rimarrà tale fino a che il Governo M5S-Lega non emanerà il Decreto Legge. Iniziano però a circolare delle indiscrezioni e pare che i dipendenti pubblici avranno delle tempistiche un po’ più lunghe per lasciare il lavoro prima dell’età pensionabile. Le finestre potrebbero essere differenziate e per gli statali potrebbero passare diversi mesi dal momento in cui vengono maturati i requisiti. Scopriamo tutte le novità sulle pensioni quota 100 ponendo particolare attenzione sui dipendenti del settore pubblico.

PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, I DIPENDENTI PUBBLICI DEVONO ASPETTARE PIU’ DEI PRIVATI PER ANDARE IN PENSIONE?

Con la misura delle pensioni quota 100 si introduce di fatto la possibilità di andare in pensione anticipata all’età di 62 anni con 38 anni di contributi. Il settore pubblico però potrebbe risentire dell’uscita di massa dei lavoratori con il conseguente svuotamento degli uffici. E’ stato infatti stimato che un gran numero di statali raggiungono questi requisiti nei prossimi mesi e dunque il Governo deve correre ai ripari. In che modo? Scopriamolo.

I dipendenti pubblici potranno ovviamente accedere alle pensioni quota 100 ma potrebbero dover dare un preavviso piuttosto lungo. Chi raggiunge i requisiti minimi richiesti dovrà comunicarlo diversi mesi prima all’amministrazione a cui appartiene. Questo comporta un’uscita dal lavoro più lunga rispetto ai lavoratori privati. Per questi ultimi le finestre di uscita saranno di 3 mesi, mentre è possibile che per gli statali le finestre vengano fissate a 6, 9 o 12 mesi. La questione è ancora aperta e solamente nel Decreto legge scopriremo cosa ha deciso il Governo.

Come vi abbiamo anticipato, molti lavoratori raggiungeranno i requisiti richiesti per le pensioni quota 100, circa 400mila. Di questi 180mila appartengono alla Pubblica Amministrazione. Il Ministro Bongiorno ha parlato proprio di questo, dicendo che l’uscita dei lavoratori “anziani” comporterà l’assunzione dei giovani. Ciò favorisce il turnover di cui si è sempre parlato. L’ingresso dei giovani all’interno degli uffici pubblici non è però immediato, in quanto bisogna indire dei concorsi pubblici e organizzarli. Le tempistiche non sono ristrette e dunque bisogna evitare che i lavoratori del settore pubblico escano in massa dagli uffici lasciando le mansioni scoperte.

Si parla dunque della possibilità che le finestre per gli statali siano di 9 mesi, ma si era anche detto che potessero essere a 6 o 12 mesi. Insomma, tutto è ancora da definire e potremo saperne di più prima di Natale, periodo entro il quale il Decreto legge dovrebbe essere pronto.



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