Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie, ci sono 7 finestre per andare in pensione

Le finestre per uscire dal lavoro con l'opzione delle pensioni quota 100 saranno 7, e ci sarà una differenza tra settore pubblico e settore privato

pensioni quota 100

Pensioni quota 100 ultime notizie, quali sono le finestre per lasciare il lavoro nel 2019? A quanto pare ce ne saranno 7 ma le cose varieranno tra settore pubblico e privato. Infatti i dipendenti pubblici potrebbero avere delle finestre più ampie per l’uscita dal lavoro. Si vuole evitare il collasso di alcuni settori con l’uscita di massa dei lavoratori che raggiungono i requisiti per lasciare anticipatamente il lavoro. I lavoratori della scuola avranno delle finestre ancora più lunghe, sempre per la stessa ragione. Scopriamo quindi quali sono le ultime notizie riguardo le pensioni quota 100 e quante e quali sono le finestre per lasciare il lavoro con questa opzione presente nella manovra economica.

PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, QUANTE E QUALI SONO LE FINESTRE PER LASCIARE IL LAVORO IN ANTICIPO: QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA DIPENDENTI PUBBLICI E PRIVATI?

Con la misura delle pensioni quota 100, che fa parte della riforma pensionistica, si vuole superare definitivamente la Legge Fornero. I requisiti per lasciare il lavoro sono 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Ci sono però delle differenze tra lavoratori pubblici e privati. Infatti, una delle principali critiche mosse a questa misura, è la possibilità che si svuotino letteralmente molti uffici pubblici. Si vuole dunque evitare la paralisi di servizi fondamentali per i cittadini, come la sanità e l’istruzione ma non solo.

Dunque per il 2019 sono previste, almeno stando alle ultime indiscrezioni, 7 finestre per uscire dal lavoro con l’opzione delle pensioni quota 100. I lavoratori privati potranno lasciare il lavoro seguendo 4 finestre trimestrali. I lavoratori pubblici invece hanno a disposizione 2 finestre semestrali. Chi lavora nella scuola avrà invece a disposizione una sola finestra per lasciare il lavoro, che è annuale. Dunque si tratta di 7 finestre.

Con le pensioni quota 100, i lavoratori dunque possono uscire dal lavoro prima del compimento dei 67 anni di età. I requisiti minimi sono 62 anni di età e 38 di contributi, la cui somma fa proprio 100. Ci sono però delle penalizzazioni in cui si può incorrere, maggiore è il tempo che separa dall’età pensionabile. Infatti, a fronte del versamento di anni di contributi minori rispetto a quelli previsti, l’assegno potrebbe essere più basso. C’è anche un limite riguardante il cumulo del reddito. Esiste il divieto di cumulo tra reddito da lavoro, al di sopra dei 5mila euro, e assegno pensionistico. Il limite riguarda i primi due anni.

Queste sono le ultime notizie riguardanti le pensioni quota 100, uno dei punti principali della riforma delle pensioni avanzata dal Governo M5S-Lega.



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