Economia

Riforma pensioni 2019 ultime notizie, torna il contributo di solidarietà per le pensioni d’oro

Con la riforma pensioni 2019 potrebbe tornare il contributo di solidarietà per le pensioni d'oro, quelle che superano i 4.500 euro

riforma pensioni 2019

Quali sono le ultime notizie riguardo la riforma pensioni 2019? A quanto pare, per quel che riguarda le pensioni d’oro, torna il contributo di solidarietà. A quanto pare l’idea del ricalcolo contributivo delle pensioni d’oro è stato accantonato ed ora il Governo M5S-Lega parla del contributo di solidarietà. Di cosa si tratta? Tale prelievo dalle pensioni è stato più volte messo in campo in questi anni di crisi economica. Riguarda gli assegni pensionistici che sono al di sopra dei 4.500 euro. Vediamo quindi cosa potrebbe succedere con la riforma pensioni 2019.

RIFORMA PENSIONI 2019 ULTIME NOTIZIE, PER LE PENSIONI D’ORO TORNA IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’?

Come funziona il contributo di solidarietà? Qualora si decidesse si inserirlo nella manovra economica del 2019, questo contributo andrebbe ad interessare gli assegni pensionistici d’oro, ovvero quelli superiori ai 4.500 euro. Questa riduzione era stata già sperimentata negli ultimi anni. Potrebbe colpire le pensioni d’oro in modo progressivo e probabilmente dovrebbe essere modulato su differenti scaglioni.

La questione è ancora aperta e in fase di definizione. Laura Murelli, capogruppo della Lega in commissione Lavoro alla Camera, ha parlato della misura dicendo che attualmente non è ancora stata messa a punto. Potrebbe però arrivare “nel corso dell’esame della manovra alla Camera”, quindi “come emendamento alla legge di Bilancio“.  Insomma, il contributo di solidarietà va ancora studiato e potrebbe entrare a far parte della manovra come emendamento.

Il Governo M5S-Lega dovrà dunque fare in modo che questo meccanismo, che potrebbe entrare a far parte della riforma pensioni 2019, riesca a far risparmiare 1 miliardo in tre anni. E’ questa infatti la promessa fatta quando si è parlato di tagli alle pensioni d’oro. Il vicepremier Luigi Di Maio ha detto che tale misura diventerà strutturale e dovrebbe essere valida non solo il prossimo anno, ma anche quelli successivi.

Insomma, dal punto di vista della riforma pensioni 2019 ci sono ancora alcuni temi da trattare e definire. Intanto una delle novità è sicuramente quella delle pensioni quota 100. Con questa opzione molte persone potrebbero uscire dal lavoro prima dell’età anagrafica prevista per legge (67 anni) a partire dal 2019. I requisiti per accedere a questa misura, che dovrebbe essere attiva a partire dal prossimo anno, sono i seguenti: bisogna aver compiuto 62 anni di età e avere 38 anni di contributi alle spalle.

Per le donne è stata invece prorogata l’opzione donna, che consente di andare in pensione con 35 anni di contributi all’età di 58  anni. Questa misura, così come quella delle pensioni quota 100, vuole far sì che i giovani possano entrare nel mondo del lavoro.



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