Economia

Pensioni quota 100, Boeri lancia l’allarme: i pensionati perdono 500 euro al mese

Tito Boeri avverte i lavoratori circa le penalizzazioni in cui incorrono andando in pensione anticipata con quota 100. Si può arrivare a perdere fino a 500 euro al mese

pensioni quota 100

Non si arrestano le polemiche riguardanti la nuova manovra economica e sotto la lente di ingrandimento c’è la misura delle pensioni quota 100. A prendere nuovamente la parola su questo argomento è il presidente dell’Inps Tito Boeri che lancia l’allarme sul fatto che i pensionati potrebbero perdere fino a 500 euro al mese. Dunque se si sceglie di lasciare il lavoro anticipatamente con questa formula, bisogna essere coscienti delle riduzioni economiche a cui ci si espone. Boeri è tornato nuovamente sull’argomento nel corso della sua audizione alla Commissione Lavoro alla Camera. I lavoratori che scelgono l’opzione delle pensioni quota 100 possono veder ridotto l’importo mensile di circa il 21%.

IL PRESIDENTE DELL’INPS TITO BOERI AVVERTE I LAVORATORI: CON LE PENSIONI QUOTA 100 SI PERDONO FINO A 500 EURO AL MESE

Che lo stato non potesse elargire denaro in maniera incontrollata lo sapevamo tutti. Ma a quanto pare le pensioni quota 100 sembrano essere tutt’altro che il parco giochi che in molti si erano prefigurati. In effetti, andando in pensione anticipata scegliendo questa opzione, l’assegno mensile cala e in alcuni casi anche di molto.

A dirlo è il presidente dell’Inps Tito Boeri. In occasione di un suo intervento alla Commissione Lavoro alla Camera, Boeri non si è risparmiato nel parlare di questa misura che consente di andare in pensione anticipata con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Dunque, rispetto alle regole attualmente vigenti, chi decidesse di andare in pensione con quota 100 ci andrebbe a perdere.

Ha dunque fatto l’esempio di un lavoratore della Pubblica Amministrazione con uno stipendio medio di circa 40.000 euro annui e il versamento di 13.000 euro di contributi in un anno. In un caso del genere si andrebbe a perdere il 21% rispetto a quanto si percepirebbe andando in pensione a 67 anni. La perdita ammonterebbe dunque a circa 500 euro mensili.

Le parole di Tito Boeri fanno emergere un allarme anche rispetto ai costi della riforma delle pensioni nel suo complesso. Con la proroga di Ape sociale e Opzione Donna, pensioni quota 100 e il blocco dell’adeguamento alla speranza di vita, la spesa aumenterebbe di 140 miliardi di euro nei primi 10 anni. Nel 2019 la spesa sarebbe di 7 miliardi, andando a salire nel 2020 a 11,5 miliardi e dal 2021 di 17 miliardi. Inizierebbe invece a calare nel 2046, in considerazione del fatto che molti andrebbero in pensione con importi minori.

Insomma, a quanto pare le pensioni quota 100 continuano a generare perplessità. Sarà comunque a discrezione dei lavoratori scegliere di andare in pensione prima del previsto incorrendo in qualche penalizzazione oppure attendere 5 anni in più.



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