Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie: quali sono le 4 finestre per uscire?

Dal 2019 partirà di fatto la riforma del sistema pensionistico con le pensioni quota 100. Ci saranno quattro finestre per uscire dal mondo del lavoro

pensioni quota 100

Le pensioni quota 100 fanno parte della riforma del sistema pensionistico. Quest’ultima è presente all’interno del Documento programmatico che è stato inviato a Bruxelles nelle ultime ore. Sicuramente la questione delle pensioni anticipate con quota 100 è stata una delle più discusse negli ultimi tempi ma ora sembra prendere forma. Quali sono le 4 finestre per uscire? Tale misura con i requisiti che consentono di lasciare anticipatamente il modo del lavoro, dovrebbe essere avviata a partire da febbraio 2019. Sono 4 le finestre per aderire, vediamo quali sono.

PENSIONI QUOTA 100, TUTTE LE NOVITA’: QUALI SONO LE 4 FINESTRE PER ANDARE IN PENSIONE ANTICIPATA CON QUESTA MISURA

All’interno della manovra economica tra le norme presenti troviamo le pensioni quota 100. Con questa misura si introduce una nuova soglia minima per andare in pensione anticipatamente rispetto ai limiti di età. Quali sono i requisiti? Si può decidere di andare in pensione se si hanno 62 anni di età e se sono stati versati 38 anni di contributi. La somma tra anni di contributi ed età anagrafica deve fare 100.

Il Documento programmatico inviato a Bruxelles fa emergere 4 finestre per andare in pensione anticipata. E’ un periodo che intercorre tra la maturazione del diritto alla pensione e l’uscita dal mondo del lavoro effettiva. Dunque nei primi tre mesi del prossimo anno le pensioni quota 100 entreranno a far parte del sistema pensionistico italiano a tutti gli effetti.

Il tutto è stato pensato con il principale obiettivo di smontare totalmente la riforma Fornero. Dopo le pensioni quota 100 è previsto che arrivi anche la quota 41, il cui requisito minimo sarà il raggiungimento di 41 anni di contributi per chi ha iniziato a lavorare precocemente.  Tale misura riguarderà soprattutto gli uomini.

E le donne? Per loro è stata prorogata l’Opzione Donna. Come funziona? Le lavoratrici dipendenti, al compimento dei 58 ani di età (59 per le autonome), possono andare in pensione anticipata se hanno 35 anni di contributi alle spalle. Il Consiglio dei Ministri, nella giornata di ieri, ha approvato il disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato per il 2019. In una nota si legge che “si abrogano i limiti di età per i pensionamenti previsti dalla legge Fornero, introducendo la ‘quota 100’” con la quale  “si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati“.

L’obiettivo, più volte specificato dal Governo M5S-Lega, è quello di favorire “chi ha iniziato a lavorare in età molto giovane”  ma anche quello di agevolare “il necessario ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione e nel privato“.



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