La manovra: dal reddito di cittadinanza alle pensioni, ecco cosa cambia
Ecco tutto ciò che cambierà attraverso la manovra da 37 miliardi del governo Lega-M5S, tra reddito di cittadinanza, pensioni e tagli
La manovra da 37 miliardi del governo Lega-M5S vede grandi cambiamenti. In particolare, ci saranno delle svolte decisive nelle pensioni, nel reddito di cittadinanza e nella flat tax. Ma non solo: importanti novità ci saranno anche per le tassazioni del gioco d’azzardo e delle sigarette. Inoltre, si parla anche di ben sette miliardi di tagli, che saranno effettuati anche sul campo dell’immigrazione. C’è grande attesa per questa manovra, soprattutto per comprendere quelle che saranno le tempistiche nell’attuazione. Ma vediamo, punto per punto, quelle che dovrebbero essere le novità più interessanti di questa manovra 2018/2019.
TUTTI LE SVOLTE DELLA MANOVRA DA 37 MILIARDI: ECCO COSA CAMBIERÀ
STERILIZZAZIONI AUMENTI DELL’IVA: Il primo impegno del contratto di governo riguarda la sterilizzazione degli aumenti dell’Iva, che scatteranno dal primo gennaio 2019. Scendendo nel dettaglio, si passerà dal 10 all’11,5% per l’aliquota più bassa e dal 22 al 24% per quella più alta.
PENSIONI A QUOTA 100: Sia la Lega che il Movimento 5 Stelle puntano sul superamento della legge Fornero. Entrambe le forze di governo hanno come obbiettivo quello di garantire la possibilità di andare in pensione a coloro che tra età e contributi arrivano a quota 100. Per questa importante svolta saranno messi a disposizione ben 7 miliardi di euro. Tale meccanismo dovrebbe partire a febbraio del 2019.
REDDITO DI CITTADINANZA: Una grande svolta verrà segnata sicuramente dal tanto atteso reddito di cittadinanza, per cui il M5S ha previsto una spesa di 9 miliardi a cui aggiungere un altro miliardo per rafforzare i centri per l’impiego. Questa misura verrà attivata nei primi tre mesi del 2019. L‘assegno da 780 euro verrò garantito a patto che vengano frequentato i corsi di formazioni e che si effettuino 8 ore a settimana di lavoro socialmente utile.
PACE FISCALE: L’accordo che è stato raggiunto dopo una lunga lotta sul decreto fiscale collegato alla legge di bilancio stabilisce l’aliquota del 20% per sanare il pregresso di chi ha già presentato la dichiarazione dei redditi. Sarà prevista anche l’opzione di dichiarazione integrativa, però con la possibilità di far emergere fino ad un massimo del 30% in più rispetto alle somme già dichiarate e comunque con un tetto di 100.000 euro per periodo d’imposta. Al fine di diminuirne il contenzioso, sarà possibile anche sanare gli scontri con il fisco pagando, senza alcun interesse o sanzione, il 20% del non dichiarato in ben 5 anni in caso di vittoria del contribuente in secondo grado. Saranno cancellati sanzioni e interessi attraverso la rottamazione ter delle cartelle Equitalia, dividendo i pagamenti in 20 rate in 5 anni. Inoltre, arriverà lo stralcio delle minicartelle sotto mille euro accumulate dal 2000 al 2010.
DALLE PENSIONI D’ORO 1 MLD IN 3 ANNI: Le casse dello Stato registreranno un miliardo di euro in tre anni con il taglio delle pensioni sopra i 4.500 euro netti al mese nella parte di assegno non coperta dai contributi pagati.
FLAT TAX PER GLI AUTONOMI: In questo caso, il vero obiettivo è quello di estendere la platea ad autonomi, Snc, Sas e Srl che optano per il regime di trasparenza con ricavi fino a 65.000 euro. Dai 65.000 ai 100.000 euro si pagherebbe un 5% addizionale. Le start up e le attività avviate dagli under35, invece, godrebbero di un supersconto al 5%. Il costo è di circa 600 milioni il primo anno e di 1,7 miliardi a regime.
SGRAVI IRES: Per quanto riguarda gli investimenti in ricerca e sviluppo, in macchinari e in assunzioni stabili l’aliquota al 24% scenderebbe di 9 punti. Il costo per attuare questa svolta sarebbe di 1,5 miliardi di euro.
TASSE GIOCO D’AZZARDO E SIGARETTE: Con questa manovra aumenta anche la tassazione sul gioco d’azzardo. Non solo, arrivano anche delle norme per chiudere il pregresso sulle sigarette elettroniche. In questo caso l’obbiettivo è quello di salvaguardare migliaia di posti di lavoro nel settore.
SCONTI ACE E IRI: Saranno abolite l’Ace, l’Aiuto alla crescita economica, e l’imposta Iri, allo scopo di finanziare le agevolazioni fiscali alle imprese. Il recupero finanziario dovrebbe essere di tre miliardi.
7 MILIARDI DI TAGLI: Per legge i ministeri devono operare tagli per un miliardo l’anno. Ma lo sforzo richiesto potrebbe essere però superiore, ovvero a 3-4 miliardi. Ci sarà anche un taglio di 1,3 miliardi in 3 anni sull’immigrazione, di cui 500 milioni nel 2019.
DA INVESTIMENTI SPINTA AL PIL: In questo caso, sappiamo che è previsto che valga lo 0,2 del Pil, pari a 3,5 miliardi. Inoltre, si punta anche a sbloccare gli investimenti a livello locale attraverso uno sblocco dei bilanci dei Comuni e una revisione della soglia per gli appalti senza gara.
DECRETO TAGLIA LEGGI, NORME SU RC AUTO: Il dl rinominato “taglia scartoffie e leggi inutili” cancella oltre 100 adempimenti per le imprese” e ingloba misure allo scopo di garantire una Rc auto “più equa”, sancire l’incompatibilità tra ruolo di governatore regionale e commissario alla sanità e di bloccare i pignoramenti della casa per chi ha crediti verso la P.a.,norma Bramini, e di bloccare quei medici “che aumentano la lista di attesa per l’intramoenia”.