Pensioni quota 100 ultime notizie, per chi lascia a 62 anni non si può arrotondare
Ecco quali sono le ultime notizie sulle pensioni quota 100 e tutto quello che c'è da sapere su questa norma della manovra
Per coloro che lasciano il lavoro a 62 anni, non sarà possibile arrotondare. Sono queste le ultime notizie riguardo le pensioni quota 100, la nuova norma della manovra che fa sì che si possa andare in pensione con 38 anni di contribuiti all’età di 62 anni. Il Governo sta cercando in questo modo di non superare una spesa pari a 7 miliardi già nel corso del primo anno di pensioni quota 100. E’ inoltre in fase di studio anche la possibilità di vietare il cumulo per coloro che sceglieranno di andare in pensione prima usufruendo della norma della legge di bilancio.
PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE: QUALI SONO LE NOVITA’ DI QUESTA NORMA DELLA MANOVRA FINANZIARIA
L’obiettivo del Governo M5S-Lega, attraverso le pensioni quota 100, è quello di portare all’innovazione favorendo il turnover delle risorse umane all’interno del mondo del lavoro. L’obiettivo è quello di rinnovare anche le competenze dei lavoratori impiegati all’interno delle diverse realtà lavorative. Questo per favorire la crescita economica. Dunque le nuove modalità di accesso al pensionamento anticipato navigano verso questa direzione.
Secondo le ultime notizie riguardanti le pensioni quota 100, il divieto di arrotondare sarà abbastanza rigido. Si potrebbe addirittura arrivare a prevedere un meccanismo di penalizzazione come la restituzione di metà dell’assegno all’istituto di previdenza. L’obiettivo è che i lavoratori più anziani non vengano assunti a costi bassi con dei contratti di collaborazione, impedendo così l’obiettivo principale che è quello di lasciare spazio ai più giovani.
Dunque con questa norma della manovra che parla delle pensioni quota 100, si vuole favorire il turnover delle forze lavoro. Ogni due pensionati può entrare nel mondo del lavoro un giovane.
Quali sono i requisiti per andare in pensione secondo questa norma della manovra? Si sta studiando un meccanismo che fissi come requisito i 38 anni di contributi, anche se l’età del lavoratore è maggiore di 62 anni. Dunque la quota 100 arriva a 101 con 63 anni di età, 102 con 64, fino ad arrivare a 107 con 66 anni e 41 anni di contributi. Altri dettagli sono ancora in fase di definizione.
Insomma, la questione delle pensioni quota 100 è ancora in fase di definizione e sono tanti gli elementi in fase di studio da parte degli esperti che stanno lavorando alla manovra. Sicuramente nell’arco delle prossime settimane si andrà delineando un quadro più completo e chiaro.
Ciò che è certo è che le pensioni quota 100 hanno l’obiettivo di rimettere in moto il mondo del lavoro grazie all’innovazione, consentendo ai giovani di prendere il posto delle persone anziane grazie al turnover.