Pensione anticipata, precoci quota 41, Ape Social: tutte le novità in Legge di Bilancio
Nella Legge di Bilancio sono presenti solo leggeri correttivi per quello che riguarda situazioni particolari nell'ambito di Ape Social e precoci quota 41 mentre non ci sono novità in materia di RITA
La legge di Bilancio ha determinato tutta una serie di novità anche per ciò che riguarda l’ambito pensionistico sviluppando gli aspetti della Riforma Formero. Per il 2018 l’unica vera certezza nel mondo delle pensioni, riguarda di sicuro quelli che sono gli aspetti di flessibilità in uscita (pensione anticipata). In ogni caso, saranno confermate le novità presenti nella legge di stabilità dell’anno precedente. Ovviamente si dovrà aspettare il 31 dicembre di quest’anno per la conferma. A partire dal 2019 l’età pensionabile sarà prevista per 66 anni e 7 mesi, e verrà effettuata in base ai calcoli ISTAT.
Nel caso in cui nel rapporto non siano presenti nessun tipo di cambiamento nell’ambito dell’adeguamento della realtà della vita, nel 2021 l’età necessaria per andare in pensione rimarrà la stessa. Viene confermato una maggiore flessibilità per l’Ape social e sarà inoltre resa più semplice il RITA (rendita integrativa temporanea anticipata), nonché migliorata l’accesso alle pensioni anticipate per particolari categorie di lavoratori. Questi, in sintesi, i capisaldi di tutto quello che riguarda la pensione anticipata.
Ape social ultime notizie
L’ape sociale viene confermata dalla legge di bilancio. Consiste in un anticipo pensionistico, direttamente erogato dallo Stato nel momento in cui si verificano i requisiti previsti dalla legge e come il raggiungimento di 63 anni di età con un minimo di 30 o 36 anni di contributi. Con la nuova legge di stabilità si determina una riduzione degli anni di contributi necessari per la richiesta dell’anticipo. Viene presa in considerazione uno sconto per le madri per sei mesi per figlio, fino a un massimo di due anni. Quindi se prima una donna doveva avere sessantatré anni di età e un cumulo di anni di contribuzione dai trenta ai trentasei, a seconda del tipo di lavoro, ora bastano solo ventotto anni di contributi. Inoltre viene consentito la possibilità di richiedere l’Ape sociale anche ai lavoratori che si trovano in stato di disoccupazione a seguito della scadenza del contratto, sempre ché nei tre anni precedenti possano dimostrare di avere avuto un attività lavorativa continuata per almeno diciotto mesi. Viene però eliminato la possibilità di chiedere l’Ape sociale a coloro che invece non hanno usufruito dell’ammortizzatore sociale previsto in caso di disoccupazione, da richiedere entro i sessantotto giorni seguenti dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Pensioni precoci: cosa cambia
La legge di Bilancio, prevede alcune modifiche per ciò che riguarda le pensioni anticipate con il raggiungimento di 41 anni di età contributiva (quota 41 precoci). Si è accettato di utilizzare una maggior flessibilità.
- Viene quindi accettata la pensione anticipata per i lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno già effettuato attività lavorativa continuata per i dodici mesi precedenti al compimento dei diciannove anni, con la possibilità del pensionamento una volta compiuti i 41 anni di età contributiva.
- I lavoratori addetti a lavori usuranti ovvero coloro che svolgono lavori come quelli in galleria, nelle miniere, lavori ad alte temperature, i palombari, lavori svolti in spazi stretti
- Addetti a turni di lavoro notturni, ovvero coloro che svolgono attività di lavoro notturna che va dalle settantadue alle settantotto giornate all’anno;
- Addetti a mansioni faticose e pensati, come operai dell’industri estrattiva, conciatori di pelli e pellicce, conduttori di mezzi pesanti e camion, professori di scuola pre-primaria, addetti ad attività ospedaliere e infermieristiche con lavori in turni;
- Disoccupati involontari che hanno cessato di prendere il sussidio da almeno tre mesi.
Tutte queste categorie, mentre nella precedente legge di stabilità dovevano essere vagliate e considerate, con la nuova normativa hanno diritto a richiedere la pensione anticipata.
Novità RITA in Legge di Bilancio
Altra novità prevista nella legge di stabilità è quella riguardante la Rendita integrativa Temporanea Anticipata. E’ stata introdotta con la legge di stabilità del 2017 e prevedeva ai lavoratori che sceglievano di aderire all’Ape, di coprire tale finanziamento utilizzando una forte riduzione delle penalizzazioni e uno sgravio per ogni anno di iscrizione al fondo complementare, nonché una tassazione agevolata. Spesso però si è confuso, il RITA con l’APe anche se sono due realtà differenti. La nuova legge ha il compito di cercare di chiarire i due aspetti, delineando quelli del RITA in maniera completa.
Aumento età pensionabile cosa cambia
Ultimo aspetto è quello di una mancanza di valutazione sull’età pensionabile e sul suo aumento previsto dalla leggi di stabilità dell’anno precedente. Pensare che il governo potesse fornire chiarimenti sull’età pensionabile in Legge di Bilancio sarebbe stato alquanto utopico alla luce delle imminenti elezioni. E’ molto probabile che per quello che riguarda la pensione anticipata capitolo età pensionabile venga tutto rimandato a dopo il voto.