Pensioni Ape social: calcolo e requisiti per disoccupati. Ultime novità sulla partenza
Dibattito serrato tra governo e sindacati sull'Ape Social. Le ultime news non sono positive ma se non oggi, domani potrebbe esserci lo spazio per un'intesa sulla riforma delle pensioni
Continua a far discutere la questione Ape Social. Negli ultimi incontri tra Governo e sindacati sulla tanto agognata riforma delle Pensioni si è cercato di limare gli ultimi dettagli in vista di un futuro accordo che, stando alle ultime notizie di oggi 7 marzo, ancora non c’è. In questo contesto i soggetti direttamente interessati alla questione Ape social stanno cercando di capire quando sarà la data di partenza. Secondo le ultime news l’Ape social potrebbe partire intorno al mese di maggio, ma non sono esclusi eventuali rallentamenti. Parallelamente alla data di partenza, tra i diretti interessati si cercano anche notizie e aggiornamenti sui nuovi requisiti per poter accedere all’Ape Social.
Ape social ultime notizie, si tratta sui requisiti
Nell’ultimo incontro sull’Ape social tra Governo e Sindacati si sono cercati nuovi punti di incontro per determinare i requisiti per poter accedere al finanziamento. Il Governo ha imposto l’obbligo di un licenziamento come termine o per le dimissioni dovute a giusta causa. Viceversa, stando alle ultime news, la controparte vorrebbe inserire anche la possibilità di aprire l’Ape Social a chi ha dovuto interrompere il rapporto di lavoro a causa della scadenza di un contratto a termine. Proprio questo sembra essere il punto di snodo della questione, che continua ovviamente a far discutere tutti.
In base alle news di oggi 6 marzo, inoltre, i sindacati vorrebbero anche discutere sulla mancanza di un ammortizzatore sociale. Alla luce della proposta del governo, infatti, chi riceve un sussidio di disoccupazione dovrà attendere minimo tre mesi per poter fare la richiesta e accedere all’Ape Social. In questo modo il cittadino avrà quindi tre mesi scoperti in cui non percepirà nessuna entrata. I sindacati vogliono assolutamente discutere su questo punto, evitando un periodo vuoto così lungo che va ovviamente a creare una forte situazione di disagio per i richiedenti l’Ape Social. Secondo le ultime notizie, la battaglia per i requisiti Ape Social è quindi ancora lunga.
Ape social disoccupati, l’incontro del Governo con i Sindacati
Si continua anche a discutere per quanto riguarda l’Ape Social disoccupati. Chi versa in questo stato e dunque riceve il sussidio di disoccupazione, potrà richiedere dal primo maggio l’ape social, anche se il requisito minimo dovrà essere quello di aver compiuto i 63 anni d’età, con almeno 30 anni di retribuzione. Il nodo cruciale riguarda però la questione su come è maturato lo stato stato di disoccupazione. Stando alle ultime novità, infatti, viene accettata solamente la richiesta di chi è stato licenziato o chi ha presentato le dimissioni per giusta causa. Come già detto, chi già percepisce un sussidio di disoccupazione non può richiedere l’assegno pensionistico se non dopo tre mesi dalla cessazione di ogni agevolazione. Inoltre sia i lavoratori autonomi che parasubordinati non avranno il diritto di ricevere questo beneficio. Ed è proprio qui che si giocherà la partita chiave tra Sindacati e Governo. Come confermato dalle novità di oggi, i primi vorranno evitare di far rimanere al di fuori di questo beneficio alcune categorie di lavoratori.
Ape Social calcolo: ecco come farlo
Per capire meglio quale sarà l’ape social disoccupati, basta fare un calcolo in base alle disposizioni del Governo. Una richiesta per tre anni al 95%, a cui si dovrà detrarre il 50% per la quota interessi: sono queste le richieste imposte in fase di legiferazione da parte delle autorità competenti. In poche parole, chi percepisce uno stipendio di 1000 euro lordi potrà avere un ape social di 899 euro. In questo caso però non si dovrà restituire nulla come in altre misure adottate in questo 2017.
Nell’ultimo incontro del 3 marzo ci sono state diverse novità, ma il nodo fondamentale riguarda proprio la questione di altri assegni di indennità, come ad esempio il sussidio di disoccupazione. In poche parole, chi già riceve questo indennizzo è automaticamente escluso dal sistema. Il tavolo delle trattative proseguirà fino agli ultimi giorni utili, con i sindacati sempre più sul piede di guerra sulla vicenda ape social. I diretti interessati, ovviamente, sperano in un piccolo passo indietro da parte del governo centrale sulla vicenda. Da parte nostra noi vi terremo sempre aggiornati sulle ultime notizie sull’Ape Social.
Certo è sconcertante vedere che dopo più di un’anno di annunci e propaganda , ancora si devono chiarire le date e i requisiti alla faccia della gente che aspetta.I decreti attuativi dovevano essere pronti x il primo marzo . Questi politici e sindacalisti in un’ altro paese li avrebbero mandati a zappare la terra . INCAPACI
caro sandroperucca
caro sandroperucca….cosa vuoi che importi a loro..con quello che guadagnano..
ma con che testa ragionano…..ovvio che se una persona resta disoccupata cerca di trovarsi un lavoro…..anche con contratto a termine !……ben gli sta’ addio ape social…..INCOMPETENTI E DISGUSTOSI…..ANDATE TUTTI A CASA E RESTITUITICI I CONTRIBUTI VERSATI……
E’ logico che se a un lavoratore gli scade un contratto di lavoro a termine , avendo i requisiti , debba poter accedere all’ Ape social! Non si rendono conto che diversamente si aprirebbe un periodo di disoccupazione ?!
sono disgustato
forse solo i Padre Eterno potrà toglierci questa cancrena
sulla ns. pelle.-
Sono disoccupato, ma se dovessi riuscire ad avere qualche
migliaio di Euro, la prima cosa che farei è lasciare l’Italia.
Tutti Ladri autorizzati dallo stato alle più impensabili ruberie.
Io li manderei tutti a spalare neve in mutande in siberia, dopo
averci restituito quello che in 40 anni di lavoro hanno derubato ai
lavoratori.
Applaudo alla proposta di spalare la neve.
si dovrebbe far restituire tutto quello che si sono presi tutti quanti i nostri politici ,che si danno vitalizi ,e rimborsi vari a dispetto di tutti quei poveretti che hanno lavorato una vita e non possono accedere alla pensione,nonostante molti anni di fatica,mandiamoli tutti a lavorare ,sti politici sanguisughe.
scandaloso quanto ci costano i politici in Italia ,perché visto che siamo in europa non si adotta un trattamento uguale per tutti (diritti e doveri uguali per tutti gli europei ) senza le diversita che ci sono , vedi germania belgio ,francia danimarca ……riferimento anche al welfare. Aiuti alle famiglie in difficolta.
Ho terminato la mobilita’ l’altro anno (sono stato ancora fortunato ad aver usufruito di 10 anni di ammortizatori) Nato nel 1955, il prossimo anno al 25 gennaio potrei chiedere l’ape social, ma mi sa che tra un anno non si sapra’ chi come quando e soprattutto se ci sono i soldi per questa ape Io è da un anno che mi arrampico sugli specchi per fortuna che ho la casa pagata dopo anni di sacrifici Penso a milioni di italiani anche con figli in condizioni peggiori della mia Se il prossimo anno nulla cambia anzi cambieranno i politici con lo scranno sotto il culo, chiedero’ asilo politico alla Nabibia o andro’ lavorare in un call center in Albania Almeno li con 400 euro vivacchi
SCANDALOSO. FINITO LA MOBILITA’ BISOGA STARE 3 MESI SENZA PERCEPIRE NIENTE E MORIRE DI FAME E POI POTER USUFRUIRE DELL’APE SOCIAL VERAMENTE INCONCEPIBILE E VERGOGNOSO!!! E I SINDACATI?
TUTTO SCONCERTANTE.L’APE SOCIAL DEVE PARTIRE IL 1° MAGGIO E I DECRETI ATTUATIVI NON SONO ANCORA NATI. SONO MESI CHE SI VA AVANTI IN TAL MODO E NON SI CONCLUDE MAI NIENTE. E MENO AMLE CHE AL MINISTERO CI SONO FIOR DI TECNICI! SAREBBE IL CASO CHE SI DESSERO UNA MOSSA.
secondo me i decreti non sono pronti perche’ politici e sindacalisti stanno studiando come fregarci ancora una volta
Sono disocc.da 2 anni ho perso il lavoro e’ sono senza reddito, a luglio faro’ 63 anni e’ ho 33 anni di contributi. Con la nuova legge di bilancio dovrei fare parte all’ape social che’ ormai se ne parla da mesi che’fino a oggi non si sa ancora niente di concreto.IL governo si deve dare una mossa basta con le solite cazzate che’ sentiamo tutti i giorni, la legge e’ stata varata a Novembre 2016 e’ siamo ancora in alto mare….GOVERNO DI m……
Commento
Commento salve ultimo contratto a termine di tre mesi lo avuto dicembre 2013 sono quattro anni nn ho avuto nessun sussidio .e ancora il governo perde tempo .dimenticavo a luglio faccio 64 anni con t 34 anni di contributi .ha questa eta nessuno mi da lav ,nemeno nel agricoltura dove ho fatto ultimo lav.certamente loro sono seduti comodamente e nn interress altro